Lomè La ragione (non ce l'ha nessuno) 2009 -

La ragione (non ce l'ha nessuno) precedente precedente

Ok, da una parte mettiamo "Zum, Zum, Zum", "Anche gli scheletri possono salvarsi", "Twist", "La ragione (non ce l'ha nessuno)", "Vaches" e i trentasei secondi di "Volkandra". Qui i Lomé giocano, si divertono, fanno quello che passa loro per la testa, un art pop quasi progressive, una rottura interessante degli schemi melodici classici, che i quattro di Biella devono aver sicuramente consumato nei vari conservatori che li hanno partoriti. Sei pezzi funk, rock (ottimo il finalone della titletrack), pop, che ricordano quanto può essere piacevole infrangere una regola.

Funzionano? Sì e no: la schizofrenia strabordante (specialmente "Anche gli scheletri possono salvarsi" e la parentesi franco-spagnola ultra prog/Mars Volta di "Vaches") paga fino a un certo punto, e andrebbe domata meglio (vedi i Quintorigo). A fare da contraltare e bilanciare questi sfoghi, ecco allora che "La ragione" (intesa come senno) piazza un bel poker: "Le mie idee", "Amanti di fumo", "Marmobianco" e "Dalla mia stanza". Quattro pezzi sobri ed eleganti, piacevolmente jazz con un po' di Sergio Cammarriere e Jeff Buckley all'inverosimile dalla voce alla melodia ("Marmobianco"). Addirittura tristi ("Amanti di fumo").

Qui i Lomé danno senza dubbio il meglio, intrisi di malinconia tanto quanto di quello spirito anni Novanta che ci manca terribilmente, più o meno da quando Buckley ci ha lasciato. Quindi? Chi ha ragione? Manco a dirlo, nessuno. Perché ai Lomé piace giocare tanto quanto prendersi sul serio, o meglio, giocare sul serio. Che è una cosa che ti puoi permettere quando hai l'abilità tecnica per poterlo fare, e i Lomé possono di sicuro (quattro Musicisti veri). E fin qui quasi tutto bene. Le note dolenti arrivano in apertura con "Diavoli" e in chiusura con "Come se", due pezzi che c'entrano poco con il resto del disco, troppo anonima e pop la prima, insensatamente pasticciata e "synth" la seconda.

Se è lecito dire che la ragione non ce l'ha nessuno è anche vero che un'opinione se la possono fare tutti. La mia è che questo sia un disco interessante, a tratti molto convincente ("Marmobianco" è senza ombra di dubbio un pezzo fuori dal comune, e che voce il cantante Riccardo Ruggeri!) benché a volte un po' sopra le righe. Dettagli che si potranno tranquillamente correggere in futuro. Per ora va bene così.

---
La recensione La ragione (non ce l'ha nessuno) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-09-14 00:00:00

COMMENTI (1)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia