R.U.N.I. (Runi) RrrrUuuuNnnnIiii 2009 - Sperimentale

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Sono contento che esistano ancora dischi che riescano a stupirmi. Come i Runi, ad esempio. Un po' per pessimismo, un po' per consuetudine con il rock italiano, non mi aspettavo da loro un disco così fresco, creativo e vario che già si propone per le playlist di fine 2010. Un disco le cui coordinate vengono tracciate subito dal primo pezzo, "L'uomo che morisse due volte", un misto di tastiere retrofuturiste alla Trans Am e piglio sarcastico dei primi CCCP. Naturalmente queste linee vengono ben presto scombinate per lasciare posto ad altre forme di divertissement in musica, ad esempio "Il ballo del quaquaraqua", un simil-country con testi in siciliano (?), oppure "Jesus Christ Sugostar", il cui nome è tutto un programma.

A farla da padrone sono i ritmi serrati, le sonorità elettriche-elettroniche e i testi surreali. Questi ultimi rappresentano un elemento di coesione per il disco, una serie di versi ben calibrati, ironici, mai superflui che si amalgamano alla perfezione con la musica. Non è certo facile giocare con i nonsense senza risultare banali o ridondanti. Formidabile in questo senso il finale di "W" dove si sbraita di voler tornare da qualche parte in Puglia.

Sul fronte delle bizzarrie vale la pena ricordare "Pitoni a Miami", uno strumentale in bilico tra krautrock e sinth pop. Non sempre, però, la carta della varietà produce i frutti sperati: "I-205 In Ascona" sfoggia la voce femminile di Mae Starr (Rollerball), un testo in inglese e arrangiamenti psichedelici, ma francamente ci azzecca poco o niente col resto del disco.

Rimangono da segnalare un paio di trascinanti pezzi punk-funk quali "Pranzo da Dio" e "Albero" (nella migliore tradizione del gruppo) e quello che è il mio brano preferito, "Afrofrate di fretta", il più rumoroso del lotto, con le sue tastiere acide e lo svolgimento imprevedibile, se non addirittura sghembo, una vera e propria sintesi di tutto il disco. Disco che, se non si fosse ancora capito, è consigliatissimo a scatola chiusa.

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La recensione RrrrUuuuNnnnIiii di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-02-17 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • vanabass 14 anni fa Rispondi

    Visti dal vivo la settimana scorsa, assolutamente grandiosi!