Occhi in apnea Fuori stagione 2010 - Rock, Pop rock

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Anacronistico e retrò. Fuori stagione come i giubbotti di pelle nera nel mese di Maggio

Ascoltando "Fuori Stagione" si ha la sensazione di ascoltare uno di quei demo sgangherati da gruppetti ai primi anni del liceo. Questo soprattutto per la scarsa qualità della registrazione e del mixaggio. Hanno delle idee, gli Occhi in Apnea, i riferimenti sono chiari e puntano al grunge stile Silverchair e al punk dei Ramones ma ascoltando queste dieci tracce si ha la frustrante sensazione di mancanza di qualcosa, quel qualcosa che ad un disco conferisce la "D" maiuscola. L'altrenanza delle voci, femminile e maschile è di sicuro un punto a favore ma la scarsa incisività di queste sulla musica fa crollare il palco ed innervosice.

Ci sono pezzi validi come "In-Between" e "Finestre Verdi"in cui le progressioni strumentali e la campattezza del suono reggono, al di là del cantato sempre un pò stralunato e (forse volutamente) un pò poco preciso. "Wires", merita una menzione per la presenza di una fisarmonica: sbuca all'improvviso, tra una selva di chitarre, un'urlata e una frase così "dentro" che non la si sente quasi, spalanca un immaginario ai confini del gitano all'interno di un album tutto jeans strappati e chiodo pesante. Genio o impudicizia?

"Fuori Stagione" è un lavoro da risistemare. Le potenzialità sono lì davanti agli occhi ma, in sostanza, sono rimaste inespresse. Pur mettendo in conto le imprecisioni e le insicurezze tipiche di ogni primo lavoro di una band emergente, tutto poteva essere curato meglio.

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La recensione Fuori stagione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-02-15 00:00:00

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