sideline Providence 2010 - Trip-Hop, New-Wave, Electro

Providence precedente precedente

Da subito si riconoscono alcune influenze dell'elettronica scura, certi Massive Attack e i Radiohead di "Amnesiac". L'ascolto è fluido, i suoni risultano interessanti anche se magari troppo trip hop, troppo anni novanta, al punto da risultare datati. Un lavoro dal gusto retrò ma valido, specie nella ottima "Line between night & day" dove ai ritmi tipici del genere si aggiunge anche una buona linea melodica capace di facilitare l'ascolto anche per chi, magari, non è un cultore di downtempo e affini. Quelli invece come "Meeting in the rain" rischiano di essere davvero troppo ripetitivi: un giro di note riproposte all'infinito adagiate su poche e dilatate variazioni. Ciò non toglie che il potenziale ci sia ma deve emergere più personalità in modo che, pur rimanendo entro i limiti di una musica che ha fatto il suo tempo, si facciano passi avanti evitando i soliti paragoni con i Mostri sacri. Attendo fiducioso.

---
La recensione Providence di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-09-22 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia