Curly like Maria it's just a ride 2010 - Rock, Folk, Blues

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Pensavo che in Italia oltre ai veneti Home ed ai toscani Vickers non ci fosse nessun altro in grado di aggiornare con gusto la lezione di Beatles e Neil Young: intediamoci, mi riferisco alla capacità di suonare classicamente rock senza cadere nel parrucco di genere (siamo belli, siamo ribelli, abbiamo gli stivaletti, faremo strage nei letti... Sì, ma la personalità?), insomma di risultare freschi ed easy senza tuttavia inventare praticamente nulla.

Mi sbagliavo perché direttamente da Torino ecco un altro gruppettino che ci sa fare, eccome: canzoni dal minutaggio molto contenuto e sornionamente catchy, handclapping-voci-e cori che costruiscono melodie a presa rapida, mood acustico anche brumoso ma senza quel manierismo derivativo di tanti gruppi scarsi là fuori ("J. Low"), chitarre e armonica fatte risuonare in ranch canadesi ("Brown Choices"), anche epicamente operai quando mostrano i muscoli ("City Loves You").

Più di tutto una menzione va fatta al cantante che riesce ad organizzare trame non banali su un tessuto di armonie semplici me efficaci, che dal terzo ascolto in avanti ti si cementano in testa come evergreen da radio rock FM: forse non tutto è perduto nel 2010, che una volta toccato il fondo e scavato per un po' è il momento di risalire a galla...

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La recensione it's just a ride di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-05-27 00:00:00

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