La Claque di Dafne Drei 2010 - Rock, Psichedelia, New-Wave

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Il disco di una band che ad inizio novanta era arrivata ad un passo dalla consacrazione, salvo sciogliersi prima del tempo. Ora a distanza di anni decidono di ritornare rimanendo eccessivamente ancorati a ciò che è stato. Nostalgico.

La Claque di Dafne è una band che, a metà degli anni 90, è arrivata molto vicino allo "svoltare", come si dice in gergo, vicini all'acquisire una certa notorietà. Con il mini-cd "Fonetica libera trance", che oggi fa da title track al nuovo lavoro "Drei", erano riusciti ad attirare su di loro l'attenzione dei più, salvo poi sciogliersi come accade alle volte alle più promettenti band, tanto indie da sciogliersi prima di incidere un disco.

Ora a distanza di anni tornano con questo nuovo lavoro, che, in periodo di revival senza fine, porta con sé la verità di una band che si è fatta portavoce del sound di fine '80, avendolo però vissuto realmente e non fatto proprio per trasposizione telematica. Un disco vagamente oscuro, che risente però di stilemi arcaici e che solo raramente vengono integrati con briciole di novità. A distanza di quasi vent'anni dagli esordi, infatti, il sound della band non ha subito nessuna evoluzione, rimanendo ancorato a dinamiche e sonorità che alla lunga stancano.

Dove sarebbe oggi questa band romana se non avesse deciso di sciogliersi proprio quando il successo era lì ad un passo? Questo non lo sapremo mai, ciò che conosciamo è dato dall'ascolto di questo album, che non aggiunge nulla di nuovo al panorama musicale nostrano e forse non intende neanche farlo. Alla fine un disco per vecchi e maledetti nostalgici, difficilmente digeribile da generazioni di nuovi ascoltatori.

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La recensione Drei di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-06-04 00:00:00

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