Sophie Lillienne Lies, Kisses And Redemption 2011 - Pop, Elettronica, Alternativo

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Questo cd era partito bene, dico sul serio. La prima traccia, "2nite", mi aveva quasi convinto. Ci avevo visto un buon riff, un sound particolare, qualche eco incazzoso alla Muse. Mi era piaciuto il tentativo di far breccia nel cuore dell'ascoltatore con un'idea personale, pregustavo il realizzarsi del progetto Sophie Lillienne.
Poi, però, è successo un casino.

La seconda traccia perde il riff e il sound particolare di cui sopra, gli echi incazzosi si trasformano in vaghi improperi, l'idea personale resta tale, ma non mi conquista più. E potrei andare avanti così per tutte le sedici canzoni rimanenti, a rimarcare tutto quanto è andato perso. Ma mi concentrerò su quello che è rimasto.

Il progetto Sophie Lillienne è elettronico, ma di un elettronica che si fa troppo ripetitività e, più che ricordarmi i Muse, mi fa venire in mente il repertorio di qualche dj che, alle 6 del mattino, stanco morto, cerca di intrattenere lo sparuto pubblico di una discoteca di provincia. L'altra questione da risolvere, non meno trascurabile, sono i testi. Ora, se consideriamo che molte canzoni di questo album sono in inglese, un vantaggio potrebbe anche esserci: se non sapete l'inglese, siete salvi. In ogni caso, ho detto che "molte" canzoni di questo album sono in inglese, e non tutte. Perciò chiunque avrà modo di sentire con le proprie orecchie: "Giura che sei mia. Rinnegherai il nome suo" o "Sei mia musa per natura dì di sì" o ancora "Potessi essere il tuo Dio".

Che dire? "Atmosfere cupe e introspettive", come dicono gli stessi Sophie Lillienne sul loro sito? No, mi spiace, questi testi sono cupi quanto quelli di Al Bano. Ben che vada sono noiosi.

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La recensione Lies, Kisses And Redemption di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-08-24 00:00:00

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