Julie's Haircut Set the world on fire (single) 2001 - Lo-Fi, Rock, Psichedelia

Set the world on fire (single) precedente precedente

Oggettino di valore questo secondo singolo estratto da “Never stars looked so bright”: oltre a contenere 4 tracce audio, di cui diremo in seguito, la vera chicca è quella relativa alla parte dedicata ai video. La band emiliana, infatti, decide di portare in formato digitale i due clip relativi a “Everithyng is alright” e “I wanna be a pop rock star”, confermando il loro essere talentuosi anche quando si dedicano ad arti extra-musicali. Raccontarvi le idee che stanno dietro ai due clip sarebbe un delitto, quindi vi invito a procedere all’acquisto, ricordandovi che per la visione è indispensabile un pc con software Quick Time.

Per quanto riguarda invece la parte prettamente sonora, i 4 brani del dischetto spaziano in generi diversi: se infatti l’opener “Set the world on fire” è traccia già risaputa (ma sempre piacevole da riascoltare), la successiva “When i get back to her” è uno scazzato punkettone (?) che sempre e comunque vi costringerà a muovere il vostro maledetto culetto - della serie: uno dei tanti motivi per cui ador(iam)o i Julie’s Haircut.

Ma non è finita: la versione ‘clubbing’ (?!?) di “Teenage meteor”, a cura di Mike Tenerife, è semplicemente sorprendente: ritmi larghi e voci dilatate per una traccia che non avremmo mai immaginato potesse avere simila resa - della serie: fanculo ai puristi!

Stesso discorso per la reprise di “My house is on fire” affidata stavolta a Marcus Barbieri che la reinterpreta in maniera assolutamente personale, rendendola irriconoscibile ma comunque affascinante - della serie: fanculo ai puristi 2!

Rimane poc’altro da aggiungere, se non che raccomandarvi di fare presto: solo le prime 300 copie del singolo contengono la parte multimediale.

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La recensione Set the world on fire (single) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-10-31 00:00:00

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