Agrado Rumore bianco 2011 -

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Disco paraculo, furbo, appiccicoso. Non stupisce vedere Brando e Lele Battista tra i nomi che hanno lavorato al progetto "Rumore Bianco", album degli Agrado uscito con l'etichetta Fermenti Vivi di Franz Di Cioccio. Già dalle prime note si intuisce una curata e meticolosa produzione pop. Testi da cornetto-cuore-di-panna, che lasciano l'arsura in gola ed un retrogusto dolcemente sdolcinato.

Eppure funzionano. Suoni che si destreggiano in equilibrio sulla linea dell'odierna tradizione mainstream, giustappena alternativa, tipica italiana: dagli Sugarfree ai La Fame di Camilla. Dodici tracce che sembrano pitture ad olio di ambienti banalmente già visti. Ritornelli da canticchiare sulla lingua, misti al sapore di crema, prevedibilmente romantici.

Eppure funzionano. Una chiusura a effetto con "Piccola Luce", cover di "Change" dei Tears for Fears, rivisitata come ad intonare un girotondo, snaturata e ricreata sulle onde di una svenevole serenata. Eppure funziona. Insomma, un disco effimero di cui si sta solo gustando la punta del cono, con lo scontato cioccolato che la racchiude. Eppure funziona.

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La recensione Rumore bianco di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-11-14 00:00:00

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