container47 Peer 2001 - Rock

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Cominciavo a pensare che tutti i gruppi che inviano i propri demo alla redazione di Rockit fossero cresciuti mangiando pane e Korne venerando il crossover come fosse Dio in terra ma non è così; fortunatamente esistono anche realtà come i Container 47, abbagliati dalla luce della cattiva luna creata nel 1985 dalla Gioventù Sonica.

Lo stesso approccio alla musica della band della bionda Kim e del suo compagno Thurston, la stessa passione sfrenata per il rumore industriale ( “See saw misguided report” sembra provenire da una delle prime incisioni dei Cabaret Voltaire) e per l’arte del creare, distruggere e poi creare ancora.

Una riproduzione fedele ma mai noiosa di uno stile che ha segnato la storia; d’altra parte i ‘fighi’ del momento sono quei dritti degli Strokes che riciclano senza pudore i grandi classici del rock and roll.

La musica dei Container 47 vola libera senza schemi, affascinante e coinvolgente nel disordine dei suoi movimenti. Non ci sono preclusioni né sicurezze; tutto può mutare e sconvolgere piacevolmente le attese. Psichedelica malata e distorsioni abrasive; sottile e raffinato piacere per la mente.

Un disco maturo suonato da ragazzi con le idee chiare; per loro un consiglio: da qualche parte nel mondo dovrebbe esistere ancora un ep, “Testcard” (1981), dei fantastici Young Marble Giants, cercatelo e guardate la copertina.

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La recensione Peer di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-02-12 00:00:00

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