Ance Professionisti nel campo 2011 - Cantautoriale, Folk, Patchanka

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Rispetto all'esordio, i passi avanti ci sono. La strada per diventare qualcosa di davvero interessante, però, è ancora molto lunga.

Più di tre anni fa, impiegai parecchio tempo a cercare di capire il primo disco di Ance. "Lavoretto a catena" metteva insieme un punto di vista da classico cantautore/cantastorie e musiche che spaziavano in ogni genere. Il risultato finale, purtroppo, era confusionario e dispersivo: nessuno dei due elementi, infatti, era forte a sufficienza e nel complesso testi e musiche si tiravano giù a vicenda.

Oggi Ance ritorna accompagnato dai Fatti Quotidiani e con un titolo che fa nuovamente il verso a quella brutta cosa che è il linguaggio del mondo del lavoro. "Professionisti nel campo", illustrato da copertine e foto nelle quali si chiarisce che il campo in questione è quello da coltivare, è molto lontano dal lavoro d'esordio. In particolare, da un punto di vista musicale: gran parte della confusione stilistica è stata superata, mettendo al centro di tutto la chitarra acustica e sostenendola spesso con i fiati. Il risultato è un pop cantautorale leggero, che impiega un attimo a trasformarsi in qualcosa di più ritmato, vicino ai saltelli patchanka-folk. Niente di nuovo sotto il sole, ma un'idea più chiara di cosa si vuole fare, anche se resta più di un punto di domanda su arrangiamenti e produzione, ancora piuttosto deboli e poco energici.

Migliorata la parte musicale, però, l'attenzione di chi ascolta finisce per concentrarsi maggiormente sui testi. E qui cominciano i veri problemi, perché in "Professionisti nel campo", da questo punto di vista, non c'è granché da salvare. Manca una vera capacità narrativa, in grado di trovare un modo originale di raccontare: si ascolti l'andamento piatto di "Oreste Ristori", sospesa senza identità tra la canzone d'autore moderna e la semplicità del canto popolare. Nella maggior parte dei pezzi, Ance rischia il qualunquismo e anche quando trova uno spunto interessante ("L'attaccatore di manifesti"), si perde per strada, senza riuscire a dare un degno sviluppo all'intuizione.

Rispetto all'esordio, i passi avanti ci sono. La strada per diventare qualcosa di davvero interessante, però, è ancora molto lunga.

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La recensione Professionisti nel campo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-01-11 00:00:00

COMMENTI (2)

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  • graziemario 12 anni fa Rispondi

    "....e i cantautori se la menano...." .. iea!

  • utente57088 12 anni fa Rispondi

    "....e i cantautori se la menano...." ANCE - concordo - 5