Salsedo E.P. (promo version) 2002 - Post-Rock

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La versione con le palle, ovvero tutta al maschile, dei Blonde Redhead. Senza la grazia e la sensuale femminilità di Kazu a tingere di rosa il dramma e regalare poesia e magia all’inquietudine. Tutto a livelli alzati dunque.

Salsedo molto più ‘italiani’, molto meno trendy dell’ensamble newyorkese. Salsedo diretti come una rasoiata a secco e poi restare a guardare il sangue che esce. Salsedo da Mantova, come me, come qualcun altro. Con il cuore in mano. Amen. Salsedo ipnotici e struggenti, nella circolarità incalzante di ‘Kristin Deitz’, traccia interamente strumentale a dir poco splendida. O nella grazia irrisolta di ‘42m+10’ (Slint ?) in cui una voce lontana ci accompagna giù per campi segnati dal vento dove ormai tutto è successo, quello che doveva succedere. E anche qualcosa di troppo. Probabilmente.

E la tristezza è rimasta impigliata come uno straccio che svolazza su una batteria a singhiozzo. Salsedo che fanno uscire questo promo e.p.: bello nervoso, incazzato, complesso. In cui 4 tracce (+1) vibrano, molto semplicemente ‘vibrano’, al di fuori di qualsiasi scenetta locale/regionale/nazionale/provinciale. Nessun posto x i burattini. Insomma roba valida.

Ben fatto ragazzi. Ben fatto davvero. In culo agli Strokes e a quella gente lì insomma. Della serie “etichettati ‘sta fava”, qui si suona e basta. Sì.

Un cd per chi non si fa abbagliare dagli specchietti x le allodole. Un cd che gronda sangue e nevrosi. Un cd che è un incanto nella sua cruda durezza.

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La recensione E.P. (promo version) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-05-13 00:00:00

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