Giuseppe Guarnieri Il gusto della tranquillità 2011 - Pop rock

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Pop d'autore amatoriale. Testi di una banalità disarmante. Suoni plasticosi. Timbro vocale pessimo. Un mare di noia.

Ho già scritto troppe parole per questo disco. E solo il rispetto per chiunque dedichi tempo a suonare mi ha dato la forza per avventurarmi in questa recensione. Avere rispetto per chi suona significa anche avere l'onestà di dire tutto in faccia, senza filtri, senza giri di parole. E allora lo dico: qui non c'è un solo istante da salvare, c'è solo da piangere. Un disastro.

Giuseppe Guarnieri è il classico cantante che compare a pagamento di notte nelle trasmissioni più improbabili delle tv locali più piccole. Sorta di pianobarista evoluto, che prende tutto il peggio del pop d'autore italiano e lo canta come ad un concorso canoro amatoriale. La musicalità italiana un po' Amedeo Minghi, un po' neomelodico, un po' Mango, un po' scartato-da-SanRemo. Nessuna ispirazione, nessuna idea, nessuno spunto minimamente degno di nota. Testi di una banalità disarmante. Suoni plasticosi, timbro vocale pessimo. Un mare di noia e fastidio. Rispetto per la sua passione e per la sua voglia. Tutto il resto è solo roba brutta, bruttissima. 

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La recensione Il gusto della tranquillità di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-18 00:00:00

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