Tristema Dove Tutto È Possibile 2012 - Rock

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Un enorme puzzle a cui manca un tassello: ad ogni modo un bel lavoro

Avete presente quando, usciti dal cinema, vi rendete conto di aver visto un ottimo film. Tutte le scene erano ben bilanciate, il girato e la qualità sopra la media, la grammatica correttamente utilizzata. Ma poi, in macchina, un tarlo vi entra nella testa: un senso di insoddisfazione, qualcosa che vi è sfuggito. Iniziate ad arrovellarvi su quale passaggio fondamentale vi manchi ma, dopo ore, non riuscite proprio a capire cosa sia successo.

Il discorso è simile per “Dove tutto è possibile” dei salernitani Tristema. 12 tracce confezionate in maniera più che professionale, suoni diversi e di livello superiore alla media, buona attitudine ed ogni tanto qualche bella idea. Da menzionare inoltre che in "Roses and Thorns" canta Daniel Gildenlöw, frontman degli svedesi Pain of salvation, e il featuring dei Fuossera in “La penisola che non c'è”. Una volta che il player ha finito di suonare, però, ci si rende conto che qualcosa era fuori posto. Sarà la tendenza a mascherare del pop (seppur d'autore) con overdrive estremi e, addirittura, con un accenno di wobble bass da dubstep, sarà che quando individui i brani davvero riusciti ("L'eclissi" e "L'istante", ad esempio) poi gli altri appaiano decisamente più sfocati.

"Dove tutto è possibile" è un grande, gigantesco puzzle a cui manca un tassello microscopico. Il classico dettaglio indescrivibile che avrebbe distinto questo album dalla miriade di dischi ben fatti che affollano la mia scrivania. Ad ogni modo un bel lavoro, continuo a confidare sulle potenzialità di questa band.


 

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La recensione Dove Tutto È Possibile di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-11-03 00:00:00

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