Tiny Tide Around The World In 80 Dates 2013 - Indie, Twee, Shoegaze

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Un disco che prima di tutto si fa ascoltare con tanto piacere. Dall'inizio alla fine.

Quarantatré minuti per tredici pezzi. “Il giro del mondo in ottanta date”, un titolo che, se mi è concesso, suona un po’ meglio dell’originale. Pop, twee, dream, elettronica, bassa fedeltà. Ecco, la nuova creatura dell’iper prolifico Mark Zonda, qui accompagnato in duetto da Sara Paster dei Fitness Forever, Anthony Rochester e Valeria Caponnetto Delleani, è un ottimo esempio di scrittura pop Lo-Fi di buon gusto. Prendiamolo come il più grande dei complimenti. Tanti i punti di contatto con altrettanti suoni che rimandano a loro volta a tempi ormai passati, allo shoegaze, a band dai nomi composti e sguardo fisso al pavimento. La scelta è ampia. Tredici episodi dei più disparati (si passa dal pezzo sui “fashion blogger” alla ballata cantata in giapponese), tenuti insieme dall’unico genere in grado di dipingerli con i colori giusti e tanto amore: scene pop per musica pop. Amore pop. Ieri, oggi e domani.

Una grammatica consolidata che permette a Zonda di esprimersi correttamente nella lingua che tutti siamo in grado di comprendere senza il minimo sforzo, e che ormai il Nostro padroneggia con una maestria d’oltremanica: “Around the world in 80 dates” rientra a pieno titolo nel novero di quei dischi facili da apprezzare e belli da esplorare. Tutto qui. Ci sono alcuni pezzi che ho preferito per una questione puramente emotiva, “Final fashion”, “A date” e “Sleepwalking”; qui è la melodia a fare la differenza, e ognuno ha le sue. Altri invece che mi è semplicemente piaciuto ascoltare. Ed è proprio questo punto in particolare che vorrei sottolineare, senza andare troppo per il sottile. “Around the world” è un disco che prima di tutto si fa ascoltare con piacere, sempre e comunque, dall'inizio alla fine.

Per tutto il resto, per fargli le pulci intendo, c’è sempre tempo. Come le commedie scritte bene: ti fai poche domande, sali sulla “giostra” e ti godi il viaggio per i canonici novanta minuti senza badare troppo a quello che ti sta intorno perché sei troppo preso da quello che vedi. Qui i minuti sono la metà, ma la sostanza è quella.

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La recensione Around The World In 80 Dates di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-22 00:00:00

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