Compilation Machete Mixtape Vol. 2 2013 - Rap, Hip-Hop

Machete Mixtape Vol. 2 precedente precedente

Ben fatto e ricco, ma c'è più forma che sostanza

Per essere fatto bene è fatto bene: produzioni curate, 28 tracce con sopra un sacco di gente, e in generale buona attenzione al prodotto, come del resto è ormai consuetudine per quelli di Machete. Ma non so, mi sembra che sia stata fatta tanta fatica per nulla (in effetti più che un mixtape pare di ascoltare un album vero e proprio) perché è uno di quei lavori che dopo un paio di ascolti finiscono nel dimenticatoio. E ripeto che a mancare non sono impegno o capacità, anzi. Ma a venire meno è lo spessore che si era inizialmente intravisto in Salmo, il più illustre dei macheteros. Belli i beat, per i quali si sono mobilitati producer di alto livello come Fritz da Cat (“Viaggio nell'Aldilà” e “Hopeless”), Orthopedic (“Mors Tua Vita Mea”, “Buenas Noches” e “We Takin' it Back”) o ancora Bassi Maestro (“Ego Trap”). E rispetto al primo volume c'è pure molto meno dubstep.

Per quanto riguarda il rap, invece, tanti bravi e tanti no. Tralasciando i già noti Salmo, En?gma ed El Raton – che confermano quanto già mostrato con i precedenti lavori – l'attenzione è tutta per i nuovi affiliati o quelli meno conosciuti dell'Impero Machete, che ora recluta artisti da lanciare con l'omonima etichetta: Bigfoot non convince e se non facesse rap sopra dei wobble, “Social Blade” sembrerebbe un pezzo di quei primissimi anni Novanta un po' ingenui, goffi e maldestri. Jack the Smoker spacca, lo riconferma in pezzi come “Viaggio nell'Aldilà”. E il suo ingresso nel team potrebbe portare nuova e meritatissima visibilità a un MC che almeno da un decennio si distingue per tecnica e stile. Nitro per essere bravo è bravo, ma troppo spesso bisogna fare attenzione a non confonderlo con Salmo, dato che timbro e flow sono pericolosamente simili a quelle del rapper di Olbia e il risultato si traduce in un piattume di fondo.

Che poi è un po' il problema principale del mixtape (il piattume, non Nitro). Più forma che sostanza, e pur ammettendo che lo scopo di un prodotto del genere è quello di fare da vetrina, l'impressione finale è di confusione, e solamente in pochi riescono a spiccare davvero. Tipo Mezzosangue, che in poco più di un minuto – e con l'aiuto di un bel beat di Squarta conferma di essere il nome su cui puntare per il 2013. “Diventa Quello Che Sei” ha tutto ciò che occorre a un buon pezzo di rap hardcore: rabbia, stile, rime e contenuti. Ecco, nella maggior parte degli altri pezzi mancano uno o più dei suddetti elementi. E nemmeno la lunga sfilata di ospiti, da Clementino a Ensi passando per Mistaman, aiutano ad aggiungere quel qualcosa in più necessario a far decollare “Machete Mixtape Vol. II”.

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La recensione Machete Mixtape Vol. 2 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-08 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • federico.domeniconi.7 11 anni fa Rispondi

    ma te hai dei problemi brutto handicappato di merda, te non l'hai neanche ascoltato il mixtape