Gallopin the sleep EP 2013 - Lo-Fi, Noise, Shoegaze

the sleep EP precedente precedente

Riverberi, distorsioni e melodie sognanti a bassa fedeltà. Senza guardare in faccia nessuno.

Aspetta la sera e spegni la televisione. Riempi la vasca da bagno e se non fumi accendi almeno una candela. Afferra 12 minuti del tempo che ti scappa tra le mani per ascoltare “The sleep”. Rock alternativo di nicchia. SHOEGAZE. Cazzo vuol dire? Vuol dire tante distorsioni. Tanti tanti riverberi. Senza guardare in faccia nessuno. Suoni modulati alla ricerca di melodie introspettive e rumore bianco. In passato questa era roba da borghesi intellettualoidi. Roba da gente che usa aggettivi tipo “serafica” per descrivere un’opera d’arte moderna. Oggi che anche le categorie sono andate a puttane non lo so più chi suona shoegaze ma t’assicuro non è roba da canotta bianca sporca di sugo. LO-FI. Cazzo vuol dire? Vuol dire registrazione e produzione deliberatamente poco definita, a bassa fedeltà, come alcune storie d’amore. NOISE? Giusto amico mio! Vuol dire feedback, esperimenti sonori elettronici, muri di suono e amplificatori valvolari tirati a cannone.

Un EP di 4 tracce. Eterogneo. Riff reiterati e voce di sirena in “Messed up”, pezzo bomba del quale non si capisce neanche una parola. Come avere la testa sotto l’acqua e a-me-mi-gasa. “My brain is a maze” invece richiama un po’ i Placebo e un po’ tanto la voce di Brian Molko. “Papaya” e “The sleep” sono pezzi strumentali, diversi ma entrambi buoni per esperienze psichedeliche o come soundtrack di videogames di ruolo.

Se l’ascolto ti regala buone vibrazioni e nell’acqua calda della vasca si sta bene, allora prosegui con “Gallopin”, l’album omonimo della band che è seguito a “The sleep”. Concediti un’altra mezz’ora, in fondo hai davvero di meglio da fare?

---
La recensione the sleep EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-04-26 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia