Goah Goah 1997 - Punk, Industrial, Elettronica

Goah precedente precedente

Vengono da Roma, mescolano atmosfere post-punk con drum-machine, sintetizzatori e chitarre elettriche e il suono che ne esce è maledettamente elettronico! Amano definire la loro musica "electro art pop" ma di pop c'è davvero poco. Testi impegnati e ricercati, su problemi sociali, su storie dimenticate (Pasolini), sulla guerra... La voce è quella di Tiziana Lo Conte, particoalre (malinconica, un po' disperata) e ottimamente inserita tra note e ritmi elettronici.

L'impronta dei CCCP è presente, ma la tecnologia dà nuove possibilità e amplia i confini di questo tipo di musica. Tra i pezzi segnalo "c 500 t" il cui testo è tratto dalla descrizione tecnica di una bomba chimica utilizzata dagli italiani in Etiopia durante la seconda guerra mondiale: terrificante e drammatica.

Molto bella anche "Verdiana": Verdiana è uno dei nomi inciso sulla lapide nella sala d'attesa della stazione di Bologna. E' una canzone sul tema delle stragi impunite, ed e' un brano d'atmosfere dilatate, sciolte, calde e tristi... Un disco abbastanza cupo nei significati e nei messaggi ma allo stesso tempo bellissimo... ad un ascolto attento fa riflettere.

Sono sicuramente un gruppo da seguire e da tenere d'occhio, se capitano in zona da voi non fateveli scappare.

---
La recensione Goah di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-09-21 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia