Atmosfere spettrali per un'opera prima interessante dalle chiare influenze new wave.
Non è un titolo scelto a caso quello del primo EP dei pugliesi The Whip Hand. “Mist” sembra proprio avvolto da una nebbia astratta, nella quale si intravedono le influenze di Joy Division, Jesus And Mary Chain, My Bloody Valentine. Un sound dal chiaro stampo new wave caratterizzato da un’atmosfera rarefatta, a tratti spettrali, dalla voglia contenuta di abbandonarsi alla psichedelia, da linee vocali che sprofondano nel mare di riverberi e feedback chitarristici. Traspare un’indiscussa attitudine al rumore, a digressioni noise accentuate da un’apprezzabile produzione lo-fi. Aprono le fragorose distorsioni di “Like Water” ed è poi un susseguirsi di melodie fredde e dissonanti, di ritmiche ossessive che trovano la loro migliore espressione in “We Are Alive”. “Mist” è un’opera prima senz’altro interessante che però non si muove oltre i confini di un quadro stilistico ben predefinito. I The Whip Hand presentano un determinato tipo di sound e le variazioni da un brano all’altro sono poche. Questo è forse il loro difetto più grande, sembra mancare un pò di freschezza. Se nelle prossime produzioni sapranno mostrare una maggiore versatilità, avranno solo di che guadagnarci.
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La recensione Mist di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-09-04 00:00:00
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