Onq Dasein ohne leben 2002 - Lo-Fi, Psichedelia, Pop

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Ritorna Luca Galuppini con i suoi Onq, che sembrano ora essere un gruppo più o meno stabile e non più un progetto solista concepito nell'amara solitudine di una cameretta umida e buia.

Psichedelia a bassa fedeltà secondo la lezione (lo dice il Galuppini, precisando quanto male gli abbiano fatto tali ascolti) di Hood, Mogwai, Godspeed You Black Emperor, Arab Strap, Sigur Ros... (a me vengono in mente anche i Sonic Youth, un po' i Cure di “Pornography” e addirittura certi Pink Floyd).

Lunghi brani elettrici e malinconici (che hanno poco da invidiare ai maestri suddetti, se non il fatto di essere arrivati ‘dopo’...), fatti di crescendo estenuanti e sospensioni dai volumi appena percettibili: tutte cose che, se siete persone dalla psiche instabile, vi faranno irrorare le ciabatte di lacrime e litigare con l'amico invisibile che è vostro fedele compagno dai tempi dell'asilo. Per gli altri, immaginate di avere un solo giorno di ferie e di partire per il mare: giunti a destinazione si mette a piovere a dirotto, in spiaggia non c'è nessuno, siete imprigionati in macchina a guardare le gocce scivolare sui vetri. Però c'è l'odore della sabbia bagnata, nuvole nere minacciose e mutevoli, e con voi una persona speciale. La colonna sonora è “Dasein ohne leben”...

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La recensione Dasein ohne leben di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-12-28 00:00:00

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