MD endless rain Endless rain 2013 - Rock, Alternativo

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Eraclito vs. Parmenide, Rock vs. New wave

“Panta Rei”, il divenire, il cambiamento, l’esatto opposto dell’Essere parmenideo. Tutto è sottoposto alla legge inesorabile del mutamento, anche se molto spesso il cambiamento fa paura, si ha paura di sbagliare e ci si lascia troppo influenzare dai ricordi passati, perdendo di vista quanto di bello ci può ancora succedere. Questo, combinato con la ricerca dell’amore, passando attraverso memorie e speranze, sono gli ingredienti di Endless Rain; un album che unisce la malinconia, con la pur sempre presenza di un’alternativa, ad un’effettistica (segnalo la batteria e la chitarra in “Endless rain”, che riproducono il cadere intermittente della pioggia, a sottolineare l’attesa ed il desiderio di legarsi a qualcuno nella ricerca di un amore che ancora non arriva) volta a dare corposità e ad enfatizzare i vari stati d’ animo descritti. Una nuova new wave (scusate il gioco di parole), che non fa quindi pensare solo ai mentori The Cure e Joy Division, ma che unisce elementi blues ed un virtuoso utilizzo del synth, tanto da farmi un pochino rivivere l’interminabile tastiera di Ray Manzarek ("Unforgettable mistake", "Black cruel desire", "Selen", "Endless rain") ad un alternative più pacato tipico dei Radiohead ("The flight", "The last goodbye"). Molto interessanti. 

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La recensione Endless rain di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-13 00:00:00

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