SIBIRKA Farlena 2013 - Rock, Indie

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Scienziati alle prime armi intenti a fondere il pop con il grunge più cupo e desertico. Con scarsi risultati

La giovane età molte volte porta ad azioni avventate e così i Sibirka (età media 22 anni) riescono a plasmare un disco di alternative-rock sì ben studiato ma decisamente immaturo. I cinque ragazzi di Messina traggono la loro ispirazione da band del panorama italiano come Marlene Kuntz, Litfiba ed Afterhours, ma allo stesso tempo anche dal grunge americano e dall'alternative d'oltremanica. 

Il titolo "Farlena" è una fusione tra farfalla e falena, e indica una distinzione tra giorno e notte, tra luce e ombra, rappresentata dalle 10 tracce del disco. Ci sono canzoni che hanno il pregio di rimanere subito in testa ("Paranoia", "Tempeste Invisibili") e altre più rabbiose che magari in un primo momento colpiscono ma che poi passano senza lasciare traccia ("Le Complicità", "Zaros"). La vera sorpresa contenuta in questo disco è  la strada desertica che intraprendono passando dagli Screaming Trees ma anche dai Marlene Kuntz, "Delay" e "Farlena" sono gli episodi che meglio tracciano un futuro interessante per questa band e per la voce di Valentino Pagano.

Tolto un altro paio di colpi di testa ("Willy Wonka", "Il Sogno") che rimangono nell'ambito dei brani curiosi ma non molto di più, questo disco si conclude portando a casa un giudizio medio. E' un lavoro ben confezionato in cui tutti gli strumenti riescono a dire la loro ma su cui pesa l'anonimità di molti, troppi, brani. Ci sono pochi segni che potrebbero portare a qualche svolta più positiva e stimolante, il resto lascia un'amaro in bocca anche piuttosto marcato. Vedremo con il prossimo.

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La recensione Farlena di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-16 00:00:00

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