Anagogia Memento Ep 2013 - Rap

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Il memento mori di Anagogia: non si scherza con il successo

Dice di essere arrivato alla Warner Music grazie alla sua passione e non alle visualizzazioni: Anagogia, mc emiliano classe '93, è la prossima scommessa di una major in ambito rap e, a breve, uscirà con il suo album d'esordio "Pillole". Uscito da MTV Spit, mentre altri cani sciolti mordono per entrare in una delle tante nuove crew indipendenti sparse sul territorio italiano, Anagogia ha già in ballo qualcosa di grosso, sì, ma ovviamente anche di molto fragile (quanti anni di vita avrà ancora una major?).

Dopo il singolo "Champion" con il feat. di Ensi, il giovane mc cerca di scaricare l'adrenalina di questo periodo frenetico con l'ep "Memento" (qui in freedownload). Il progetto rende omaggio all'omonimo film di Christopher Nolan, sette tracce che scivolano ordinate e che hanno come obiettivo quello di ricostruire la storia tra Anagogia e la sua passione per il rap. Fin dalla prima traccia ci è chiara una cosa: niente fantasie da re del quartiere, il soldato Anagogia sa che sta per affrontare una missione, sa che l'essere arrivato non coincide mai con l'aver firmato un pezzo di carta. Se ne convince fin dal primo beat, raccontando "mi ricordo che ero bravo nel rap prima di mettere per prima l'ambizione al talento". E nonostante la stranezza di sentire il suo nome in sulla bocca di molti, il ragazzo non vuole nascondere uno sguardo lungimirante e la sua tenacia, così non ti risparmia il racconto delle notti passate in studio nel brano "Capita", prodotto da Sleshbeatz.

È il cosiddetto sbattimento uno dei temi centrali dell'ep ("Sembra che", "Come tatuaggi", "Crazy") che tra citazioni degli eroi dello stivale (l'omaggio a Kaos One nell'apertura della seconda traccia) e i riferimenti a quelli d'oltreoceano ("vado contro tutti senza pensarci come Kendrick Lamar" nella terza traccia), non ha paura di mostrare anche il lato più competitivo di sé, che nel suo caso corrisponde a quello del giovane che non vede l'ora di farti cambiare idea su di lui. Il pezzo con il feat più forte risulta essere "R.U.M" con Don Diegoh e Cali, dove le strofe surfano sicure sul ritornello strascicato e melodico come insegna la tradizione. "Memento" mette in scena tutta la serietà di un ragazzo che non prende il suo futuro con leggerezza e, per non scordarselo mai, chiude questo suo primo giro di giostra con "Chissà dove", pezzo prodotto dallo stesso Anagogia che riprende il tema iniziale della missione da portare a termine: guardandosi allo specchio, riflettendo sull'idea del considerarsi arrivato, sorridendo al futuro che lo sta aspettando ma senza mai scordarsi che a volte è proprio la strada del successo ad avere l'asfalto più altamente infiammabile.

Un ep godibile che deve la sua forza alla coerenza: Anagogia è un ragazzo in gamba che è ben lontano dal vivere attraverso i post-it e le frasi tatuate sul corpo come il Leonard Shelby del film, al contrario è un piccolo imprenditore delle parole che sa dosare con modestia. Il risultato è quello di testi legati uno all'altro, chiari, capaci di raccontare al pubblico la storia del rapper/beatmaker arrivato dov'è ora grazie alla semplicità. Il flow è spedito, anche se un po' sbiadito, c'è così tanta voglia di essere sincero che a rimetterci è stata proprio la poesia, ma rimane serrato per tutta la durata dell'ep. A sciogliere il peso delle tracce ci pensano beatmaker come Bigzilla, Sleshbeatz, Ceri e Dok, che sanno incartare e scartare alla perfezione le caramelle del rapper, annegandole nei beat psicoticamente calibrati (ma mai baracconi) come se si trattasse di cognac.

Anagogia non eccede nell'autoesaltazione, non si sente il miracolato di una generazione senza futuro, non si proclama in anticipo il principino del foro (o del foglio) del rap italiano, molto più umilmente si considera uno che ha firmato nero su bianco la sua sfida al successo e - mal che vada - come cantavano gli Afterhours, "il tuo diploma in fallimento è una laurea per reagire"… Sono abbastanza certa che - comodo comodo - Anagogia passerà l'anno senza debiti.

 

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La recensione Memento Ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-01-07 00:00:00

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