Cosimo Viciglione Losanga 1997 - Cantautoriale

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Musica leggera fatta con molta buona volontà e poca sostanza

Cosimo Viciglione, cantante di Caserta, ripubblica “Losanga”, un ep composto tra il 1995 e il 1996. Si tratta di musica leggera fatta con molta buona volontà e poca sostanza. Quei suoni lisci e impettiti sembrano usciti da una base midi e trascinano Viciglione nella zona del piano bar. Che è una realtà fatta di tanto sudore, mani buone e parecchia professionalità. Ma è anche una palestra in cui solitamente si bada più al sodo che alle emozioni. Ecco, il ritornello sparato di “Campi di grano” cerca di andare su di giri e finisce immediatamente fuori strada. “La macchina del tempo” è un brano che racconta stati d’animo semplici con parole semplici e accordi semplici, ma appassionarsene è davvero complicato. E l’alternanza tra inglese e italiano suona forzata. “Losanga” insomma non è un buon disco: c’è abnegazione e c’è rispetto per la musica, ma non c’è il guizzo e nemmeno l’ispirazione.

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La recensione Losanga di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-18 00:00:00

COMMENTI (4)

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  • tiger 10 anni fa Rispondi

    scusa Catani

  • tiger 10 anni fa Rispondi

    Sig. Catrami piacere...

  • giuseppecatani 10 anni fa Rispondi

    signora chiara de sebastiano?

  • tiger 10 anni fa Rispondi

    Egregia Sig.ra Manfredi Lamartina a mio avviso le sue considerazioni riguardo il cantautore Cosimo Viciglione sembrano essere del tutto estreme e poco adiacenti allo spazio-temporale musicale e contestuale...Il giovane artista anticipa i danni procurati all'ambiente nel quale egli stesso vive con sofferenza ed è proprio la stessa sofferenza ad elaborare il brano direi "sostanziale",attributo di cui lei stessa si fa portavoce, CAMPI DI GRANO...brano che a mio avviso merita tanto...Aggiungo la mia ammirazione dei tre modi di intendere l'amore secondo l'artista in questione: l'amore vissuto in maniera simbiotica (vd. LA MACCHINA DEL TEMPO) per fuggire via dalle lacerazioni e dalle incidenze accidentali della realtà, l'amore onirico (vd. LA SUA DONNA IDEALE), e l'amore coattivo (MA FAMMELO CAPIRE)...L'artista in questi tre casi come testo ha espresso una versatilità frutto della sua ricca esperienza emotiva...mi sbaglio o aveva sedici anni???La invito a tener presente questo dato da lei trascurato...Per quanto concerne la parte musicale delle canzoni in esame vi è una fusione tra una spiccata ricerca sonora, il che prescinde se il suono è midi o acustico, infatti tale visione è prettamente limitante a mio avviso anche molto formale...oltre alla ricerca l'artista ha concentrato anche una ottima funzionalità e potenzialità evocativa insomma una "buona ricetta di buona musica"...congratulazioni all'artista...per ulteriori chiarimenti mi contatti su questo portale...grazie...Sebastiano De Chiara