We Are Tigers The Art of Breathing 2014 - Indie, Alternativo, Post-Rock

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Imparare a respirare con tre brani post rock che, ad ogni nuovo ascolto, sembrano mostrare qualcosa di nuovo

Anche respirare è un'arte e nemmeno poi tanto facile. Quante volte ci troviamo con il respiro corto, e non necessariamente per la fatica, quante volte ci sembra di essere nel bel mezzo di una corsa a perdifiato verso il niente e il traguardo che si allontana, mentre tu arranchi e sei in affanno, ti fermi, le mani sulle ginocchia per non cedere, il sudore che ti riga la pelle. Nei dodici minuti dei We Are Tigers si impara l’arte del respirare, ad occhi chiusi e in religioso silenzio.

“When Winter Comes” è l’inizio della mia tachicardia, quando sento covare dentro di me una leggera ansia che sale lenta fino ad esplodere, come fa il brano poco prima di terminare. E’ l’elettronica accennata che fa da tappeto alle liriche eteree e ai backvocals cristallizzati, sono le chitarre che escono dalla cavità del mio stomaco fino a lasciarmi accartocciata e inerme. Le atmosfere shoegaze, fredde, post-rock proseguono naturalmente in “Over and Out”, in cui mi sembra di sentire le chitarre dei Foals, mentre la batteria piena e cadenzata si fa sempre più veloce e le corde delle chitarre dreamy alzano dei muri invalicabili e spessi che, alla fine, si frantumano nella title track “The Art of Breathing” con i suoi suoni ripetitivi come gocce insistenti che battono sempre nello stesso punto e ormai ho rotto il fiato, sono in grado adesso di correre anche se il traguardo mi sembra sempre più lontano.

I tre brani presentati da questi giovani quattro ragazzi (fra i quali troviamo anche Yakamoto Kotzuga) non stancano mai e si fanno ricordare, ad ogni ascolto mi sembra di scoprire qualcosa di nuovo, una sfumatura che non avevo precedentemente colto o che mi era sfuggita e, nonostante la sua brevità, questo Ep riesce a stare in piedi da solo come uno scheletro ben piantato in terra, come se fosse un gioco da ragazzi sfornare tre pezzi così ben fatti. Imparare a respirare è stato un attimo, aspetto la prossima boccata d’aria che arriverà, spero, con un full lenght.

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La recensione The Art of Breathing di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-04-18 00:00:00

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