Sogni Pesanti La fine piu' importante 2014 - Cantautoriale, Acustico, Punk rock

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Pierpaolo Di nardo, alias Sogni Pesanti, gioca con la depressione. E licenzia un disco pessimo.

Pierpaolo Di Nardo, alias Sogni Pesanti, è una sorta di Vasco Brondi iperdepresso intento a combattere una personale battaglia contro i sorrisi falsi, la paranoia, il malessere del vivere. Una battaglia, chiariamolo sin da subito, persa in partenza. Tra i solchi di “La fine più importante” trionfano la morte, la tristezza, l’alienazione, il nichilismo, l’infelicità. Parole quali “Guardarsi intorno è dolore”, “Che noia vivere”, “Siamo fatti per morire”, “La vita si spegne tra mille delusioni” rappresentano il manifesto programmatico di un lavoro angosciante e disperato. Nessuna speranza, nessuna redenzione, persino i ricordi sono bollati senza pietà (“Il ricordo lascerà l’amaro”, sentenzia il Di Nardo).

“La fine più importante” è anche – diciamolo: soprattutto – un disco bruttino. Per il modo in cui suona (male, e per favore lasciamo stare il lo-fi), per i testi imbarazzanti che vagano in libertà (“Così chiaramente io non sento niente, è così allarmante la mia mente”), per le banalità espresse senza ritegno (“Tutto mi odia” ne è l’esempio più lampante). Da salvare le accattivanti atmosfere di “Una danza malinconica” e la muscolare nonché punkeggiante “Cara felicità”, ma basta così. Poi, dovesse esistere qualcuno disposto a sorbirsi questa sequela di lamenti senza invocare la Convenzione di Ginevra, si accomodi pure. 

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La recensione La fine piu' importante di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-12-05 00:00:00

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