Giovanni Piperio Stress 2003 - Cantautoriale

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La prima cosa che balza alle orecchie ascoltando il demo di Giovanni Piperio è sicuramente la sua voce. Senza dubbio Giovanni gode di un’ampia estensione e sfrutta questa potenzialità costruendo melodie che volano in alto per estensione, ma che, onestamente, sono difficili da inseguire. Non convince infatti la sua vocalità così ostentata che ricorda molto un certo tipo di metal anni ’80 che ha fatto ormai il suo tempo; su e giù attraverso profili melodici poco interessanti. Gli arrangiamenti dei brani sono un po’ troppo retrodatabili, così come anche il cantato che ricalca modelli anni’80 che invecchiano di molto la sua proposta. Alcune scelte chitarristiche e ritmiche richiamano alla mente soluzioni metal-prog che, sebbene eseguite tecnicamente in modo discreto, non lasciano alcuna emozione. Leggermente più interessante il feeling de Il padrone ribelle, ma anche qui la voce spinge su armonie e su un cantato che sfrutta troppo gli acuti della voce, ma che risulta freddo e asettico.

La voce di Giovanni sembra non conoscere alcuna sfumatura e così anche il suo demo, che sebbene sia composto solo da tre brani, ascoltato il primo sembra di averli ascoltati tutti e arrivare alla fine del lavoro diventa abbastanza difficile. Manca una più profonda comprensione dello strumento-voce e un suo uso più sapiente (e magari più controllato), e allo stesso tempo è necessario cercare atmosfere, suoni colori che non siano sempre uguali a se stessi, ma che diano più sfumature al lavoro.

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La recensione Stress di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-10-19 00:00:00

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