Grimoon vers la lune 2015 - Rock, Psichedelia, Indie

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Per i dieci anni della band i Grimoon si regalano una splendida accoppiata disco-film d'animazione, che senza dubbio finirà per essere molto, molto di più di un semplice regalo di compleanno

Un disco che non è un disco, o meglio è più che un disco: è un disco di un film, o meglio un disco con un film. E che film! Vi ho confuso le idee? Perfetto. Allora, ricominciamo da capo. I Grimoon sicuramente ve li ricordate. E ve li ricordate anche perché, tra i loro esordi ed oggi, sono passati (già? eh sì) dieci anni. Ma anche per il cantato in francese e le loro atmosfere dreamy, l'indie-folk che sfiora la colonna sonora, con una spruzzata di elettronica e...
Non divaghiamo. Dieci anni, si diceva. E cosa si regalano, per il loro compleanno? Un disco, e un film d'animazione. Dal titolo "Vers la lune". Due opere che hanno richiesto oltre un anno di lavoro e che, pur essendo già affascinanti e godibilissime prese singolarmente, raggiungono l'apice quando sono fruite insieme.

È così che queste bizzarre creature a metà tra "Nightmare before Christmas" e i giocattoli riassemblati dal bambino cattivo di "Toy Story", che solcano lo spazio in un'astronave alla Georges Méliès, prendono vita dalle ritmiche coinvolgenti di pezzi come "Iron pace bird" e "Star dust", si emozionano sui passaggi più delicati di "The stars", "Goodbye" e "The ocean" (impreziosita dal finissimo clarinetto basso di Enrico Gabrielli), si spingono nell'ignoto sulle note di "A là dérive" e "Life forms".

Guardando le immagini del trailer, la carica ipnotica di questi personaggi è assolutamente unica, ed è fantastico vedere come sia alimentata proprio dalle canzoni di "Vers la lune", che al pari di tante altre grandi colonne sonore (due con cui ha diverse affinità potrebbero essere "Il giardino delle vergini suicide" degli AIR e "More" dei Pink Floyd) riesce al contempo a farti vivere al massimo l'esperienza del film e ti dà tutti gli strumenti per immaginartene uno tutto tuo.

Non meno importante, ha diversi pezzi che lasciano il segno, sia dal punto di vista melodico sia da quello dell'arrangiamento, come la dolce ma sostenuta "I love you", la già citata mini-suite "The ocean" e la malinconica "Flying away from you", con Pall Jenkins dei Black Heart Procession (la ciliegina sulla torta di compleanno!) alla voce; ma non sono gli unici. Insomma, come dire, i dieci anni della band sono celebrati con tutti i crismi. E c'è la possibilità che questa splendida accoppiata disco-film finisca per essere molto, molto di più di un semplice regalo di compleanno.

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La recensione vers la lune di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-18 09:00:00

COMMENTI (1)

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  • faustiko 9 anni fa Rispondi

    Anche loro non sbagliano un colpo. Grandissimi!!!