Shed Of Noiz Ad Sīdĕra 2015 - Stoner, Rock, Alternativo

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Con questo disco, le cose migliorano sensibilmente.

“Ad Sidera” (letteralmente, fino alle stelle) è il secondo lavoro dei livornesi Shed of Noiz, metallari redenti (da qualche anno) folgorati sulla via dello stoner rock. Dopo l’esordio di “RE:SoN”, che anticipava di un paio di anni le coordinate sonore che il quartetto avrebbe seguito per giungere al firmamento, tornano con queste nove tracce che spostano di poco – se non di nulla – ciò che in quel lavoro si enunciava. Che il combo toscano suonasse egregiamente ed avesse una cifra stilistica piuttosto definita era evidente sin dal disco di debutto, meno evidente – a tratti – risultava essere la bontà del risultato finale che, in alcuni frangenti, sembrava essere offuscato da una sorta di esarcebata commistione di certo rock italiano (all’italiana) con canoni stilistici made in USA.

Con questo disco, le cose migliorano sensibilmente; levigate certe sbeccature alla Timoria prima maniera, piallate alcune irregolarità da pub rock, gli Shed of Noiz trovano la quadratura del cerchio con un lavoro (questa volta) maturo e ben calibrato tra digressioni stoner (Kyuss, Queens of the Stone Age) e sensibilità tutta nostrana (OJM). A voler essere pignoli, un piccolo appunto lo si potrebbe muovere in direzione di certo manierismo dentro al quale i nostri, a tratti, sembrano perdersi ("Soyuz" e "Atto III"), ma sarebbe poco fecondo ed ingeneroso e quindi, bonariamente, sorvoleremo.

"La nostra rotta" è una poderosa cavalcata in puro stile QOTSA, dove la chitarra di Dario Mario Sardi prende a prestito i fraseggi di Josh Homme per dar vita ad un incipit di tutto rispetto, "Jimmy Massey (Come Cowboy)" è una ballad sporca da suonare accampati nel deserto del Mojave, degna comunque dei migliori Soundgarden d'antan. Dell'ormai raggiunto equilibrio tra le due diverse suggestioni di cui si accennava in precedenza, rinveniamo traccia in "6.4351" e "Ovest", due ottimi esempi di canzone italiana ibridata in modo sapiente ed intelligente. Archiviamo questa prova dei toscani Shed of Noiz con discreta soddisfazione, certi che con il sestante ben serrato tra le mani, sapranno mantenere la rotta che sino ad oggi ha assicurato loro credibilità e seguito.

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La recensione Ad Sīdĕra di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-12 00:00:00

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