Unfaithfull Maelstrom 2015 - Metal, Industrial, Elettronica

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Entrate in un futuro di distopia tecnologica con Maelstorm, il nuovo album degli Unfaithfull!

Attivi dal 2007, la band piacentina Unfaithfull ci presenta il suo secondo album dopo due anni di lavoro, uscito per l'etichetta inglese Copro Records/Casket Music. L'album è un insieme di generi e sottogeneri che vanno dal metalcore all'industrial al djent, per un risultato che vuole arrivare dritto all'ascoltatore, con una carica di energia frenetica ma supportata da una buona tecnica. Tutti i testi inoltre ci parlano di una distopia futura in cui le macchine hanno preso il sopravvento e la tecnologia è divenuta la base di una nuova egemonia dittatoriale. 
Il pezzo di apertura, "Non Newtonian Ego", si apre con un intro di suoni computerizzati subito assaltato da un muro di chitarra e batteria che incalzano in crescendo; si presenta una voce che all'inizio stride e ricorda quasi i SOAD ma che in pochi minuti abitua l'orecchio alla sua foga, che non scema nemmeno nel ritornello con coro melodico dal retrogusto epic, che si contrappongono agli inserti scream e al growl di chiusura. Continua l'ascolto con il secondo brano, omonimo dell'album, e che forse ne racchiude i cardini; ritroviamo i ritornelli pacati e melodici che però sono supportati da spessi e aggressivi muri di suono; si noti infine il basso che emerge ritmando nella seconda metà della canzone. "Limited Edition Human" è un brano prevalentemente di chitarra, legato ad una voce ritmicamente cadenzata e infine arricchita da effetti elettronici e futuristici. I pezzi nel complesso mantengono assieme tutte le componenti in un suono che risulta coeso e compatto, per quanto differenziato nelle singole linee strumentali e ricco di tecnicismi. Notevoli gli ultimi due pezzi: "Ares" si apre con un intro totalmente diverso dagli altri, in perfetto stile Ade, che viene poi divorato dal suono aggressivo di batteria e chitarra regalando un suono nuovo per otto minuti di atmosfera sci-fi e fusione di generi; "The Hole" riesce a catturare da subito e ti trasporta fino alla fine dell'album in un incastro riuscito di arrangiamenti orchestrali, elettronica, trigger di batteria e riff aggressivi.
Una nota positiva per la qualità audio e i suoni così ben costruiti (l'album è stato mixato e masterizzato da Andrea Casani, chitarrista, compositore e fondatore del progetto).
Dal sapore tra il melodeath e l'industrial, "Maelstorm" è un album nel complesso ben riuscito e, per quanto si inserisca in una scena nella quale è difficile aggiungere qualcosa di nuovo, riesce comunque a dire qualcosa di suo.

 

 

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La recensione Maelstrom di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-06-25 23:00:00

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