Creme demo 2003 - Cantautoriale, Rock

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Se vi piace il rock dalla classica struttura chitarra/basso/batteria, pieno sia di energia che di melodia, procuratevi al più presto questo cd di Creme! Perché? Perché è tremendamente divertente ed affascinante, con la sua freschezza e la sua bellezza decisamente intriganti. E poi perché è un toccasana ricordarsi quante emozioni possa ancora regalare del buon rock.

Maurizio Vierucci, in arte Creme, è cresciuto a suon di rock, punk, new-wave e blues. Tutte influenze evidenti in questo lavoro, dove il treno viaggia - idealmente - tra l’Inghilterra e gli States, in un percorso che trasporta in stazioni che indicano località denominate Beatles, Neil Young, R.E.M., David Bowie e, in Italia, Afterhours e Lula (compresa la variante Lotus) su tutti. Il Nostro compone, produce e registra tutto da sé, avvalendosi della collaborazione di amici e - recita la biografia - “si esibisce con la sua band nei locali presentandosi così com’è”. Ossia, pieno di ruvidezza punk (“Famoso”), di brit-pop (“Il mio ideale di uomo”), di beat-pop (“Ogni giorno”) e di sognante psichedelia (“Senza rancore”). Nel viaggio trans-oceanico si passa per il country-folk alla Young e Dylan di “Molti modi per essere felici” ed il country-rock di “Exotique”, una storia languida di sesso raffinato ed alternativo. Si può anche sperimentare cosa voglia dire unire lo stile chitarristico di Robert Smith (ricordando “Primary”) con il surf-pop (!?!), mentre l’occhio degli Husker Du supervisiona. Non ci credete? Ascoltate “Superteenager ok”, allora; potete infine rilassarvi con la tenue “La mia gente”, che narra storie di ragazzini tremendi, che poi, “sotto un sole neanche tanto caldo si sciolgono”. Brevi cenni di vita quotidiana, soprattutto di vita ‘giovane’, bacchettata dal salentino con spirito ironico quando ci vuole (della serie: testi in linea con le musiche e mai scontati). Ma il forte sono il sound e le melodie: ascoltare questo cd è un vero piacere, e già dopo il primo ascolto si sente il bisogno di rimetterlo dall’inizio.

Insomma: si torna al caro vecchio rock, ma non etichettiamo Creme come un 'triste revivalista', perché dobbiamo prenderlo “così com’è”. E ne siamo lieti…

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La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-02-04 00:00:00

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