Jun Strategie Oblique 2015 - Elettronica, Alternativo, Shoegaze

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30/11/2015 - 09:30 Scritto da Mattia Nesto Jun 2

Jun e il suo onirico viaggio con un'orchestra sinfonica formata da un solo elemento

"Strategie oblique", il primo album di Jun, ovvero Alessandro Lucatello, è un disco corale scritto e suonato da solo, nel quale l'artista padovano riversa in un calderone multicolore tutti i suoni, le suggestioni e "le vite degli altri" incontrate tra Veneto, Berlino e l'altra faccia della luna. Un viaggio non facile, pieno di saliscendi e di salite ripide da scalare che non agevolano l'ascolto, soprattutto nella prima parte dell'album. L'avvio infatti è piuttosto ostico, con "Reeperbahn" (il nome del famoso vicolo a luci rosse del quartiere di St. Pauli ad Amburgo) e "Le luci di Berlino", ovvero pezzi che appaiono come muri sonori molto compatti e pesanti, una sorta di versione délabré dei Lightning Bolt, ma con un gradiente molto più basso di potenza e forza d'impatto.
Invece, più o meno all'altezza della settima traccia, la magnifica "Postdamer Platz", una specie di spartito per un'orchestrina psicotropa, il disco si apre, rivelando squarci di luce inattesi. E allora spazio alla dance in salsa kraut-rock de "Le vite degli altri" la quale, oltre all'ovvio riferimento all'ultracitato film di Florian Henckel von Donnersmarck, non lascia indifferente nel suo elegante incedere di violini e rumori digitali. Quindi appare evidente come Alessandro Lucatiello abbia davanti a sé molto lavoro da fare. Se sceglierà la pesantezza, molto probabilmente, sprofonderà. Se virerà invece verso la leggerezza potrà librarsi, un po' malinconico, nel "cielo sopra Berlino". 

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La recensione Strategie Oblique di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-11-30 09:30:00

COMMENTI (3)

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  • EleuteriovonNestor 9 anni fa Rispondi

    Grazie per l'attenzione e per i commenti non altrettanto "ovvi"

  • Jun_ 9 anni fa Rispondi

    la magnifica "POSTdamer Platz" ...

  • Jun_ 9 anni fa Rispondi

    Non c'è nessun "ovvio" riferimento al film di Florian Henckel von Donnersmarck.
    Il brano s'intitola "LA vita degli altri".
    Il mio cognome è Lucatello.