Madreblu Necessità 1999 - Rock, Pop

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I Madreblu nascono nel 95 ed esordiscono nell'ottobre del 97 col cd "Prima dell'alba". Il loro prodotto viene accolto con discreto interesse, affiancandosi alle proposte di altri gruppi emergenti e "raffinati" (Scisma su tutti). Ma chi li ha visti dal vivo l'anno scorso, si sarà accorto della brevità del concerto dei Madreblu che, per quanto musicalmente maturi, nell'ora di musica che proponevano erano costretti a fare almeno 2 bis e una cover... Ma da oggi possono sicuramente suonare di più, perchè al loro repertorio si aggiungono gli 11 pezzi di questo nuovo album.

"Necessità" è un disco pop, nel senso di melodico e armonioso, non proprio commerciale, ma piuttosto spensierato e trasognato. E' un disco notturno, a tratti raffinato a tratti più facile; un disco da viaggio, con testi personali, che mirano a descrivere sensazioni senza essere scontati o banali... La voce di Raffaella Destefano ha trovato una strada personale anche se ricorda per certi versi (in "Primanotte") quella di Dolores dei Cranberries, ma è più pacata e manca decisamente l'attitudine rock della cantante irlandese.

Negli arrangiamenti le parti di tastiera sono abbondanti e massicce: archi, synth, suoni elettronici, orientali, sono tutti in mano al tastierista Gino Marcelli, che rende il suono abbastanza omogeneo per tutto il cd. Il risultato è un disco ricco di atmosfere soft, un po' ovattate anche nei brani più veloci ("Bargiallo") in cui non c'è molto spazio per chitarre, basso e batteria che sono sempre in secondo piano.

E' difficile segnalare quale brano mi abbia colpito di più... forse la traccia più raffinata è la ghost track (stateci attenti!) che insieme a "La vera entità" è il brano più pacato, un po' malinconico e sussurrato, ma a suo modo forte.

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La recensione Necessità di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-04-11 00:00:00

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