Piccola Bottega Baltazar Canzoni in forma di fiore 2004 - Cantautoriale

Canzoni in forma di fiore precedente precedente

Arriva due anni dopo “Poco tempo, troppa fame”, tributo a De Andrè della padovana Piccola Bottega Baltazar , questo nuovo “Canzoni in forma di fiore”. E mostra subito le sua carte. L’opening track “Il mercante” sembra un inedito dell’anarchico genovese. Bellissimo. Tema: la tratta delle bianche, storia che si intuisce ambientata nell’Est europeo, da un lieve accenno (“nella tasca due corone”). E tutto, miracolo ormai abituale della Piccola Bottega, senza un’ombra di retorica. Segue “Un inverno mite”, dal calore di bistrot che non sfigurerebbe affatto in un disco di Vinicio Capossela , piccolo affresco del Carnevale veneziano. “Onda del mar” insegue invece i fantasmi della canzonetta italiana anni 40, figlia segreta del jazz, evocando un dopoguerra tra Hemingway e Harry’s bar, e il miglior Tinto Brass, quello intriso di nostalgia per una Venezia che non c’è più. In tre pezzi, è già definita tutta l’atmosfera del disco: raffinata, elegante, jazzy e folk insieme, capace di unire le nebbie di fumosi bistrot a quelle dell’inverno tra campi e canali. Il disco esibisce una classe sopraffina e una capacità di suscitare emozioni rara. In più suggestioni letterarie (“Il colombre”, strumentale dai ritmi coloniali, dal titolo ripreso da un racconto del bellunese Dino Buzzati), impegno politico nel ricordo degli orrori della seconda guerra mondiale (“Il grammofono della banda Carità”, in dialetto, è presa di posizione obliqua ma netta, che racconta l’orrore dei carnefici fascisti, senza proclamare verità, ma lasciandole intuire), bozzetti di vita (“Trieste”, con una raffinata citazione dei primi Litfiba calata in un contesto che più “altro” non si può). Tre i pezzi già editi nel precedente cd (“Delitti di paese”, “Nebbie di Carnevale” e “A foghi spenti”), ma su tredici complessivi e per di più in versione differente. In definitiva un gran disco, emozionante, che affonda le radici nei parti migliori della canzone d’autore traendone linfa per la propria originalità. Da avere.

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La recensione Canzoni in forma di fiore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-04-17 00:00:00

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