Blue Peaches s/t 2003 - Rock, Pop

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 C’è poco da fare, i Blue Peaches mi ricordano tantissimo un altro gruppo. Famoso. Famosissimo. Talmente famoso che non riesco a inquadrarlo. Sono settimane che mi scervello per cercare di farmi venire in mente quel nome, ma niente da fare. Magari domani sarà la volta buona, ma sarà troppo tardi. E così, ascoltando più e più volte questo demo di debutto dei Blue Peaches in attesa della divina illuminazione, mi sono balzati alla mente mille altri nomi. Potrei citare alla rinfusa i Rem, i Manic Street Preachers, gli Interpol, ma anche il simpatico e mirabilmente “nasuto” Neil Finn, nonché i nostrani Cheap Wine e, accostamento azzardato e forse poco illuminante per chi non è romano, i Punch&Judy. A dire il vero avevo pensato anche ai Radiohead di Pablo Honey e di The Bends, ma poi mi sono convinto che non è bene scomodare i Dei dall’Olimpo. E non serve scomodare i Dei dall’Olimpo per dire che questo primo disco dei Blue Peaches può essere un buon punto di partenza. Chiara è l’impronta pop/rock melodica, chiari sono i riferimenti: i Blue Peaches camminano lungo solchi già tracciati e molto battuti, ma almeno lo fanno bene. Meglio di tanti altri. Certo, manca ancora qualcosa. Manca ad esempio qualche spunto in grado di “scuotere” l’ascoltatore, qualche “acuto” in grado di vivacizzare il disco, che, per amor di verità, sulla lunga distanza, a tratti, appare ripetitivo e appiattito su sé stesso. Appiattito comunque su un buon livello.

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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-04-25 00:00:00

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