JAMA TRIO Out Of This World 2016 - Indie, Folk, Acustico

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Tante influenze dentro e fuori i confini europei, per un disco made in Italy di cui stupirsi

Da Milano alle Americhe. Se prendi l'aereo sono almeno otto ore; se inforchi le cuffie e ascolti "Out Of This World" dei Jama Trio, è sufficiente qualche secondo. Forse qualche minuto, per non esagerare, stante la maggiore vicinanza della prima "Come on!" al panorama albionico e beatlesiano.

Anche se The Rocket Man, di tanto in tanto, fa capolino sullo sfondo della rappresentazione come un folletto dispettoso, il seguito prosegue spedito e immerso nella natura statunitense, tra il cantautorato di Iron&Wine ("...And The Sailor Goes to Sea") e il rock di Ben Harper coadiuvato dai Relentless7 e da Charlie Musselwhite (in "Slide Tongue", dove slide e armonica e bocca la fanno da padrona).

"Hey Now" fa battere i piedi e riscaldare i palmi delle mani, cercando di rispolverare qualche sing-along dei britannici Mumford&Sons ed è questo il momento più prescindibile del lavoro, il brano che quando lo ascolti per la prima volta ti sembra di averlo già sentito centinaia di volte per radio. Per fortuna, però, senza rimpianti, si palesa anche Joshua Michael Tillman, meglio conosciuto come Father John Misty e per poco più di tre minuti (“No Regrets”), se guardi bene, c'è lo Chateau Marmont incastonato da qualche parte tra Brera e il Quadrilatero della Moda.

Jama Trio non ha tanto il merito di covare una liliale passione per i suoni nord-americani, quanto più quello di saperla trasmettere attraverso le proprie canzoni, senza alcuna esigenza mitopoietica, bensì con l'unica pretesa di divertirsi raccontando; qui e ora.

"Out Of This World", ovvero a dirsi il sipario che divide il palco da chi è stato lì a guardare e chi si è fatto guardare, mescola sapientemente The Band e Sir Elton John, lasciando che i fiati facciano quello che devono ed Elisabetta Abisso, per l'ennesima volta, sciolga i ghiacci dell'Antartico, attorcigliando la propria voce a quella di Gianmario Ferrari (Jama, appunto).
Se qualcuno accendesse le luci sulla platea ora che è tutto finito, noterebbe tante bocche aperte, figlie di un'esibizione Made in Italy travolgente e sincera. 

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La recensione Out Of This World di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-04-13 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • jama 8 anni fa Rispondi

    Grazie di cuore Federico!
    Venerdì 15 aprile al Circolone di Legnano
    Jama Trio