Limokos Restless states of human mind 2018 - Alternativo, Garage, Punk rock

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Tra Campo Imperatore e gli stabilimenti balneari di Pescara prende vita il punk rock dei Limokos.

Circle Jerks e Off! tra Campo Imperatore e gli stabilimenti balneari di Pescara. Al centro tre musicisti che di quell'hardcore punk americano, tanto longevo quanto forse intramontabile, vogliono comporlo protagonista della loro musica.

La breve discografia dei Limokos è richiudibile in quel genere e tra questa geografia. "Restless states of human mind", raccolta di pezzi data alla luce da Matteo Di Simone (chitarra e vocals), Marco Fidanza (basso elettrico e vocals) e Mattia Di Carlo (batteria), pur muovendosi stabilmente all'interno del mondo rock punk fa affiorare accenni di sfumature indie rock come nell'intro di "Crap", post-punk revival negli intermezzi di "Ain't Is A Shame" e versione più poppeggiante nel cantato del punk più graffiante targato The Damned. La chiusura della quinta traccia "Seein' Through (My Apathetic Eyes)" è una buona conclusione immersa tra gothic punk e svergolate blues della chitarra.

Tanti spunti stilistici per i Limokos anche se ancora raccolte in poche canzoni e registrazioni: l'amore per un genere immortale come il punk rock non può che spingerci a sperare che il seguito avvenga quanto prima possible. L'obiettivo è gettare nei live, ancora una volta, questa musica. Da Campo Imperatore e Loreto Aprutino in giro per l'Italia, di quella rabbia, oggi, ne abbiamo bisogno più che mai.

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La recensione Restless states of human mind di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-08 21:30:00

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