Pertegò Black 2018 - Strumentale, Post-Rock, Ambient

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Otto brevi colonne sonore dall’anima pop per evocare alcuni remoti luoghi fisici che incarnano al contempo anche imperscrutabili luoghi dell’anima.

Musica dalle evidenti implicazioni visive quella dei Pertegò: video, film, cortometraggi, documentari e reading costituiscono per il duo piacentino il terreno più congeniale per l’ambientazione del suo rock atmosferico. Nati come band dalla forte vocazione live i Pertegò si sono consolidati, strada facendo, sull’asse Khristian Scott / Manuel Bongiorni e “Black”, in tal senso, altro non è che la risultante musicale di quattro anni di assestamenti – artistici ed esistenziali – articolata su otto tracce che si muovono dinamicamente come brevi colonne sonore dall’anima pop.
Stilisticamente parlando siamo in una terra di mezzo tra i temi musicali di Alan Silvestri (per i più distratti, autore delle musiche di The Bodyguard, Cast Away, Polar Express, The Avengers, Ritorno Al Futuro e Serendipity – solo per citarne alcuni), i paesaggi sonici dei Sigur Rós e un’equilibrata attrazione verso certe suggestioni dark neoclassiche (Ashram).

Alle chitarre e al pianoforte l’onere di tracciare le traiettorie melodiche, alla voce di Khristian Scott l’onore di dipanare il flusso narrativo mentre all’effettistica sintetica (l’immancabile emulazione degli archi) il compito di enfatizzare epicamente gli spazi. Le luminescenze nordiche di “Quyllur”, le magniloquenti aperture world music di “Black”, i sottili filamenti curiani della 6 corde in “Joseph Green” e il liturgismo ancestrale di “K.a.r.i.”, che strada facendo apre improvvisamente a bagliori liberatori, rappresentano solo i momenti meglio caratterizzati di un quadro atmosferico che comunque, nel suo insieme, conserva il suo potere evocativo fino alla fine; fine decretata in scaletta da quella “To The North” che in un certo senso – sin dal titolo – sembra cristallizzare spazio-temporalmente una dichiarazione d’amore verso alcuni remoti luoghi fisici che incarnano al contempo anche imperscrutabili luoghi dell’anima.

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La recensione Black di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-10-29 00:00:00

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