Filo Q Somewhere home #1 2018 - Elettronica

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Un’elettronica onnivora, sempre pronta a piegarsi all’anima latina. Quattro tracce sono solo un assaggio, ma qui stiamo parlando di un antipasto in un ristorante stellato.

Dove si nasconde l’anima latina? Quel gran genio di Lucio Battisti si mise a cercarla già nei primi anni ‘70, a rincorrerla prima ne “Il nostro caro angelo” e a dedicarle poi un album intero, mentre quella “scende[va] ruzzolando dai tetti di lamiera, indugiando sulla scritta Bevi Coca-Cola”.

Una quarantina d’anni più tardi la ricerca della latinità resta ancora un tema musicalmente prolifico e affascinante, capace di ispirare, tra gli altri, alcune delle più importanti release nell’ambito dell’elettronica italiana degli ultimi anni (da Tayi Bebba e Night Safari, passando per NovantaAzulejos, solo per citarne alcuni).

“Somewhere Home #1”, nuovo ep del producer genovese Filo Q, s’inserisce nel discorso in modo brillante, andando a pescare nel cuore del jazz, ovvero nel cuore del continente africano, la ragion d’essere di un’elettronica onnivora, sempre pronta a piegarsi a un sample, un rumore, un ritmo tribale di matrice latina. L’intro di “Home” affronta il tema con un’eleganza che fa eco ai thousand skies di Clap! Clap!, mentre la successiva “Be My Husband”, in duo con la compagna Giulietta, costruisce intorno a un campionamento di Nina Simone un ritmo morbidissimo che chiama in causa il Giamaica.

Con “Edd”, insieme a Lorenzo BITW, neanche a dirlo la parola d’ordine è ballare, ma la meraviglia è che in questo caso le percussioni lasciano ai fiati la parte da protagonista e il compito di ubriacarvi, prima che sia “Combo” a darvi la botta finale. L’outro, feat Emenél e i jazzisti Gianluca Petrella e Ivan Bert, è di fatto la vera chicca del disco. Qui l’atmosfera si fa più cupa rispetto al principio, mentre si fa strada un groove imprevedibile e spigoloso che fa venire voglia di riascoltare il brano a ripetizione, per poter riesplorare con calma tutti gli angoli e le pieghe che nasconde.

Quattro tracce sono soltanto un assaggio, ma qui stiamo parlando di un antipasto in un ristorante stellato. Fortunatamente il #1 del titolo lascia intendere che Filo Q ha già in mente gli altri capitoli della saga.

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La recensione Somewhere home #1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-09-26 09:00:00

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