Jocelyn Pulsar Contro i giovani 2018 - Cantautoriale, Pop, Indie

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L'it-pop di quando non si chiamava it-pop

Volevo cominciare questa recensione con un'ipotesi di scoop, ossia “e se Jocelyn Pulsar fosse nonno indie?”, poi ho letto il post di un insider che dice di conoscere l'identità dell'instagrammer del momento e che non si tratta di un musicista, quindi come non detto.
Opterò per un inizio più sociofilosofico, ovvero: nonno indie sono io, nonno indie siamo noi, nonno indie è anche Francesco Pizzinelli aka Jocelyn Pulsar, che ha fatto un disco non tanto “contro i giovani” quanto “per i quarantenni o giù di lì”. Per chi usa il termine “indie”, per chi ha nostalgia di quando la musica non te la sceglieva il telefono (non per fare il retromaniaco ma perché se lo ricorda bene com'era ascoltare la musica quando non te la sceglieva il telefono), per chi Calcutta lo ascolta e non lo disprezza, ma sa anche da dove viene e che cosa c'era prima. Per chi sa che i cantanti it-pop esistevano anche prima dell'it-pop, si chiamavano cantautori, parlavano della vita, dell'amore, dei ricordi, della crescita, scrivevano ballate pop lo-fi nostalgiche, ironiche e profonde che sembravano parlare proprio a te e di te, e qualche volta non avevano il successo che si sarebbero meritati. Questo nonostante scrivessero versi come “ti proteggerò dalle canzoni dei Modà”, che dovrebbe essere cantato in uno stadio, e invece “il recensore entusiasta del mio disco, stasera è andato a sentire Calcutta, e mica me”.
Forse il nonno saggio direbbe che è il destino che tocca a chi è così indie-tro da essere troppo avanti.

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La recensione Contro i giovani di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-09-19 09:00:00

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