Il Dinosauro e i Manichini Il Dinosauro e i Manichini 2019 - Cantautoriale, Acustico

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un'ottima prova sfortunatamente capitata nel decennio sbagliato

Il Dinosauro e i Manichini nascono nel 2016 dai resti dei Nom De Plume, dall’estro del musicista veneto Andrea Campostrini che decide di continuare il percorso intrapreso con la sua band passata. Un nuovo capitolo della propria carriera musicale imboccato da solista, col passare dei mesi, al dinosauro cominciano ad aggiungersi i manichini. Il conseguente effetto matrioska comporta una stratificazione del sound che inizia a strutturarsi in tutta la sua complessità pur vertendo sempre sull’impostazione voce-chitarra di retaggio cantautoriale.

Il primo omonimo album della band veronese consta di un unico problema, inserirsi con anni di ritardo il qual filone cantautoriale nichilistico afflitto dal grigiume della provincia. Il risultato è un lavoro che pur provando in tutti i modi a distinguersi nel contenuto e negli arrangiamenti non spicca per originalità andandosi a fossilizzare i quei topoi triti e ritriti che nel 2019 non tutti sono in grado di sviluppare con la stessa credibilità di Vasco Brondi.

Coadiuvati da Alberto Nemo, storico produttore di musica sperimentale padovano, la band riesce a mettere a punto un lavoro che risulta coerente pur dipanandosi tra le disparate atmosfere che lo compongono: da quelle più punk rock di “Chiara” ai momenti folk blues di “Nei campi di granoturco” fino alle sfumature sintetiche di brani come “ACDC”. Un’ottima prova in grado di proporre spunti interessanti sia sul campo sonoro che dal punto di vista puramente compositivo-lessicale.

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La recensione Il Dinosauro e i Manichini di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-05 15:00:00

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