AyahuascA Naad 2019 - Stoner, Psichedelia, Garage

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Ispirandosi ad un infuso allucinogeno, la band di Parma ha composto un lp altrettanto visionario e psichedelico che conduce verso l’inconscio

Chi non conosce l’ayahuasca, bevanda amazzonica dagli effetti allucinogeni, può averne una chiara idea attraverso la musica di questo interessante combo di Parma che porta proprio il suo nome e che con la propria musica provoca altrettanti effetti lisergici e psichedelici.

Dopo un paio di singoli pubblicati su vinile 7” per un’etichetta australiana (la Salty Dog Records) gli AyahuascA giungono finalmente alla prima prova sulla lunga distanza con questo “Naad”, che inventa e segue le vicende dell’entità antropomorfa che porta il nome del disco e che si muove all’interno di un “universo sommerso” attirando l’ascoltatore ad intraprendere un viaggio altrettanto “sommerso” dentro le proprie emozioni.

Nonostante la band sia di recente formazione, il chitarrista Mek Spazio aka Mattia Mazzeo e la cantante Domiziana Pritchard aka Domiziana Pelati, ovvero i due membri fondatori, hanno militato in diversi gruppi e hanno un bel po’ di carriera ed esperienze alle spalle. Con loro a dar vita agli AyahuascA ci sono anche Becky Sahira aka Rebecca Magri (synth e voce), Andrea De Dominici al basso e Matteo Orzi alla batteria, perfetti compagni di squadra con i quali realizzare un disco delle suadenti atmosfere soul e dall’anima psichedelica che danza tra forti sfumature blues e assoli orgogliosamente rock.

La musica degli AyahuascA non viaggia liberamente solo nello spazio (per raggiungere quell’“universo delle emozioni, un luogo ambiguo e misterioso, dove si può riscoprire ciò che in noi è sprofondato nei più remoti angoli del subconscio”, come affermano nella descrizione) ma anche nel tempo, attraversando audacemente soprattutto le ipnosi sonore e le catarsi emotive della psichedelia degli anni 60 e 70.

Se non potete andare in Amazzonia o non sapete come prepararvi l’ayahuasca, sedetevi sul divano, aprite una buona bottiglia di vino e fate partire questo disco. “Naad” saprà indicarvi il cammino verso l’inconscio.

 

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La recensione Naad di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-10-24 18:42:24

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