Inude Clara Tesla 2019 - Elettronica

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Elettronica, nu soul e tanto cuore per uno dei dischi più belli dell'anno. Snobbarlo sarebbe un vero delitto

Parafrasando la famosa pubblicità, gli Inude vendono sia sogni, sia solide realtà. Altissima qualità per il loro primo album, intitolato Clara Tesla (se volete sapere il significato di questo nome, leggetevi l'intervista) e assolutamente competitivo nel mercato discografico internazionale per suoni, composizione e produzione. Stiamo parlando di un album misurato in tutto, senza sbavature, scritto lentamente e solamente quando è arrivata l'ispirazione, che in questo caso equivale ad avere davvero qualcosa da dire, e il risultato si sente.

Al suo interno 9 pezzi e un sacco di iunfluenze che potremmo riassumere in elettronica, nu soul, qualche tocco mediterraneo con lo sguardo rivolto oltre i confini del nostro Paese, che non è mai stato troppo gentile con chi canta in inglese e non si allinea alla moda del momento. Dovremmo ringraziarli, gli Inude, per il coraggio che hanno messo nel registrare un album così bello, pur sapendo che se non entra la svolta all'estero saranno costretti a suonare nei piccoli club e a fare la gavetta infinita. Dovremmo chiedere ai curatori delle playlist di Spotify di inserirli, farli conoscere in giro, per rendere possibile un altro disco così.

Dentro ci trovate echi di Bon Iver più sperimentale, James Blake formato canzone, The Weeknd meno sputtanati e di tutta la scena elettronica che fa pensare: Apparat, Moderat, Mount Kimbie, eppure l'impronta degli Inude è sempre ben presente. Pezzi come Balloon e By The Ocean sono piccoli capolavori di pop del 2020, May Be sarà di sicuro una bomba live, Sleep è il singolo che molti vorrebbero scrivere da una vita senza riuscirci, Ivy sembra provenire dagli anni '80 di band come Ultravox o Alphaville, Shadow of a Gun strappa il cuore, Marble Dreams lo ripara, rimette insieme i pezzi. 

Accettate un consiglio? Tra i vari ascolti della giornata, quelli più svariati che vanno dalle hit radiofoniche all'hipsterata che viene da lontano e fa figo solo pronunciarla, mettete questo disco in sottofondo: qualcuno rimmarrà affascinato e vi chiederà chi sono, voi glielo direte e avrete realizzato la miglior pubblicità possibile, il passaparola dal basso. Lasciarli affondare nella palude dei dischi belli bellissimi che non hanno avuto ciò che meritavano, stavolta sarebbe davvero un delitto. 

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La recensione Clara Tesla di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-12-06 11:45:00

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