InsulaTHE EMPTINESS (which you seek)2020 - Progressive, Metal, Alternativo

THE EMPTINESS (which you seek)precedenteprecedente

Un esordio su lunga distanza curato nei minimi particolari per la band piacentina che fonde abilmente gothic metal, alternative rock e prog

Per gli amanti del metal, delle melodie epiche e dei suoni potenti, il disco d’esordio degli Insula, “The emptiness (which you seek)”, giunge probabilmente come una manna dal cielo. È vero che la band spesso sfodera idee ed espedienti mutuati dai più celebri esempi di gothic metal, alternative e progressive, non sempre mettendoci del proprio, ma è altrettanto vero che i contributi non sono mai utilizzati senza un preciso scopo, dando a questo lavoro la freschezza dell’esordio e contemporaneamente l’ambizione del classico senza tempo.

L’“isola” su cui vivono Lorenzo Cacciatore (voci e tastiere), Claudio Marchesi (chitarre), Davide Manstretta (basso) e Federico Merli (session-man alla batteria) è un posto splendido ma lontano dalla civiltà, desolato ma ricco di vegetazione a volte minacciosa e altre protettiva, in base alle situazioni.

Gli arbusti più alti sono creati dai suoni potenti del basso e delle chitarre distorte, i venti che spesso soffiano in tempesta increspando il mare che circonda l’“Insula” sono i colpi massici dell’impetuosa batteria, mentre ad ammorbidire le scene proprio quando diventano più inquietanti o sinistre ci pensano la voce, le cui linee melodiche sembrano spesso mutuate da esperienze di rock alternativo, e le tastiere, che talvolta restano nello sfondo di scene apocalittiche come una luce in fondo al tunnel e altre volte imperversano insieme agli altri strumenti costruendo partiture vicine al metal sinfonico.

La scrittura dei brani non lesina parti vocali solenni (“The Emptiness Pt. 2”) ma anche grandi aperture strumentali ai confini del prog (“Habits”) e momenti più delicati (“A bright red scream”) dando a questo primo lavoro degli Insula la possibilità di farsi apprezzare da un pubblico più ampio, che sa apprezzare tecnicismi e tempi dispari ma anche melodie coinvolgenti e brani cantabili.

 

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La recensione THE EMPTINESS (which you seek) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-01-15 13:44:10

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