Dileo Circensi 2020 - Cantautoriale, Pop, Folk

Circensi precedente precedente

Sette canzoni per Dileo. Poche ma buone.

Ai tempi de “La nuova stagione” ci si accontentava di poco. Una chitarra, una voce timida (anche se non troppo), una sgasata di elettricità, quel po’ di minimalismo di ordinanza e il generale inverno come sottofondo. A tre anni di distanza dall’esordio, Carmine Dileo si è fatto più audace, più intenso, più diretto. “Circensi” (banalità in arrivo) è l’album della maturità, il disco di un musicista cresciuto in quanto a personalità, che in testa si è messo, legittimamente, altre idee. Sviluppate come fossero affreschi di un “mondo ricco di fascinazioni sonore” (Dileo dixit), delicati ma non troppo, decisamente meno spogli rispetto a un debutto che sembra distante qualche anno luce.

La voce, tanto per cominciare. Calda, espressiva, sofferente, in grado di scalare quelle vette che in passato si limitavano a stagliarsi all’orizzonte. Un paragone con Antony Hagarty? Perché no? Poi ci sono le canzoni, sette in tutto. Poche ma buone. Arpeggi acustici in evidenza (sono un po’ la specialità della casa), crescendo inesorabili, sperimentazioni di matrice folkeggiante affiancate a un pop disturbante, con un pianoforte attento a dettare atmosfere malinconiche e avvolgenti, un pizzico di elettronica quanto basta, un sax intento a rompere le regole. Ascoltate “Pelle”: è come se Jeff Buckley fosse sceso a patti con il free-jazz, in una sorta di attrazione morbosa e irresistibile. E giù con altri, inevitabili parallelismi. “Circensi” riesce a far tornare in mente la mitezza a fasi alterne di Ben Howard, la bohème di Terje Nordgarden, la laboriosa meticolosità del folk straniante di Damien Rice. Dileo è tutto questo e qualcosa in più: un cantautore diviso tra malinconia e scatti messi in circolo dall’istinto, che prova a “stare in equilibrio controvento”, come recita il testo della title-track. Più facile a cantare che a farsi. Ma la strada è quella giusta.

---
La recensione Circensi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-01 19:26:00

COMMENTI (1)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • fanciullo 4 anni fa Rispondi

    Capolavoro. Complimenti. Produzione eccellente. Gran voce. A tratti da brivido. Farai strada.