massimo gentile un'estate in provenza 2019 - Folk

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Un'estate in Provenza: variazioni su Nick Drake e libere sonorità tra jazz e folk. Intrigante.

La pressione ad un certo punto diventa insopportabile e allora via le parole di troppo, via generi e formati, via le strategie commerciali. All’artista restano il valore e la sincerità della sua opera che ripesca una vecchia passione: quella per Nick Drake. Massimo Gentile sembra non aver bisogno d’altro; insegue la musica e i testi di un musicista intramontabile e vaga in un suo mondo strumentale dove libera sonorità jazz e fuochi folk. “Un’estate in Provenza” si presenta così, come un album che trova ispirazione dall’arte di Drake, coraggio nel rimaneggiare alcuni dei suoi capolavori come un artigiano alle prese con un nuovo manufatto, entusiasmo nel suonare la propria musica in libertà.

Dove arrivano le parole c’è il richiamo ai versi di un poeta-cantore (“Un posto per me”, “Chi”, “Sabato il sole”, “Quando il giorno”, “Strada”) dove arrivano i suoni c’è il dialogo di fiati, pianoforte, batteria che esprimono il desiderio di stare in disparte dal mondo per scoprirne i lati esposti alla luce e all’ombra (“Dieghito”, “Ardi”, “Antoja”, “Sofia”). Attraverso rivisitazioni raffinate e reinvenzioni del campionario proprio e altrui, Gentile afferma il primato della passione per la musica, al di là delle mode e dei tic del mercato discografico. E quando il folk più dolente lascia spazio ad intarsi jazzy e blues, il disco segna il passaggio da un approccio spirituale ad uno più carnale. Intrigante.

Insomma “Un’estate in Provenza” ci offre una musica malinconica e riflessiva che parla di cose eterne come la musica di Nick Drake ma anche di libertà di sperimentare la propria arte. Ascolto perfetto per i solitari e i moderatamente meditativi.

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La recensione un'estate in provenza di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-27 20:10:59

COMMENTI (2)

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  • martijane 4 anni fa Rispondi

    Bellissimo disco! Gentile cattura benissimo il mondo di Drake con le sue interpretazioni profonde. Anche le traduzioni dei testi sono molto, molto azzeccate.

  • francilascia93 4 anni fa Rispondi

    bel disco! mi ha fatto tornare ad ascoltare Drake, dopo tanto...