Paolo Rig8 Hikikomori 2020 - Sperimentale, Rock, Pop

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Ascolto organico e influenze eterogenee rendono il disco di Paolo Rig8 una piacevole esperienza.

La vita è quella cosa strana che ti porta a lavorare al tuo disco per un anno e mezzo, arrivando poi a pubblicarlo in un momento storico dove il concept tematico edificato assume contorni decisamente più amplificati: nasce così l'emblematico disco “Hikikomori”, pubblicato per Compagnia Nuove Indye dall'artista di lungo corso Paolo Rig8.

Dodici brani a comporre un ascolto di oltre 40 minuti: influenze eterogenee si pongono alla base della struttura musicale, con i brani che risentono una malinconia tipicamente new wave italiana da anni '80 accompagnata al pop, al rock autoriale ed a suoni che possono richiamare il blues ed il gospel. Un calderone pieno di ingredienti, e sulle note del pentagramma vengono poggiate parole e concetti in continuo bilico tra realtà intima e malesseri condivisi: il senso di esclusione, l'isolamento sociale che ci porta, ognuno nella propria misura, ad essere tutti hikikomori, anche adesso che il lockdown è terminato. In un equilibro che cerca la continua definizione tra due estremi, Paolo Rig8 ha confezionato un album che ha sicuramente bisogno di tempo e pazienza per essere metabolizzato, ma al tempo stesso è concreta espressione di un cosmo personale sviluppato con tutte le emozioni che ingloba.

Quando i tempi sono caratterizzati da musica liquida, è interessante notare come ci sia ancora la possibilità di sedersi ed ascoltare un disco nel vero senso del termine: un percorso per i timpani che non esaurisce nella brevitas della forma pop; al contrario, ci sono tanti riferimenti da comprendere e attenzioni da dedicare perché di sicuro non ne usciremo delusi.

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La recensione Hikikomori di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-21 12:04:04

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