Scorrere sui piani come scivolare tra i problemi della vita
Lo sentite, no dico lo sentite il dolce scivolare sui tasti di Friedrich in "Clouds" la sua, bellissima, quarta traccia di "Sea Songs"? Perché non ci sono tanti giri di parole, concetti filosofici o temi pesanti come macigni da scomodare quanto si ha la possibilità di ascoltare un compositore di questa risma, capace non solo di dare sfoggio di bravura e competenza al piano, ma anche di evocare scenari e paesaggi struggenti come pochi. E tutto ciò riuscendoci con pochi elementi, legando quindi all'essenzialità non solo il suo percorso artistico ma anche il suo obiettivo ideale. Proprio tra ideale e arte si gioca la partita, una partita a cui assistiamo come spettatori appassionati e divertiti e, ogni tanto, pure commossi.
Ci troviamo insomma di fronte a un lavoro che giudichiamo davvero molto buono e che, in molte istanze, sfiora davvero l'eccellenza come, ad esempio, in componimenti quali "Children Light". In più occasioni, lo confessiamo, abbiamo associato, in modo molto naturale, alcune tracce di questi disco ad altrettante scene cult di film del nostro cuore, per altro, quasi tutti, ambientati in località marine d'inverno perché, è bene saperlo, questi pezzi hanno un mood realmente "da maglione e cardigan" che ben si sposa con quell'immaginario. Insomma: se avete bisogno del caldo abbraccio di un pianoforte, questo "Sea Songs" fa, assolutamente, per voi!
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La recensione Sea Songs di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-09-14 00:00:00
COMMENTI (2)
cit "In più occasioni, lo confessiamo, abbiamo associato, in modo molto naturale, alcune tracce di questi disco ad altrettante scene cult di film del nostro cuore." con il pianoforte malinconico è inevitabile..
molto molto buono... promosso...