Matteo Ciminari Fried Hippocampus 2020 - Sperimentale, Progressive, Nu jazz

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"Fried Hippocampus" è un disco prezioso. E raro

Inizia "El Serpiente", quarta traccia di questo "Fried Hippocampus" di Matteo Ciminari e l'idea che ci siamo fatti in testa dopo aver ascoltato i primi tre pezzi del disco diventa concreta, anzi prende proprio vita. Seguendo le sinuose spire del suono della canzone, infatti, viene proprio naturale parlare del lavoro di Ciminari come di un ottimo lavoro, visto che riesce a mescolare, con sapienza, grazia e eleganza stilemi di nu-jazz psichedelico, con qualche rimando al blues e tonnellate di progressive che, praticamente, prorompe da ogni poro.

Eppure, a differenza di tanti album sperimentali di questo tipo, diciamo così, "Fried Hippocampus"  ha il merito, il grande merito, forse per gli intarsi del theremin di Ciminari, di avere un obiettivo sopra tutti gli altri: ovvero il ritmo. Questo fa sì che pur essendo gli arrangiamenti molto complessi e raffinati, non viene mai quella voglia di innervare un po' di spirito dionisiaco nelle persone, per dirla filosoficamente, e ciò non può che farci piacere. In un periodo complicato, per il mondo e segnatamente per la musica, ogni tanto lasciarsi andare potrebbe risultare una soluzione buona e giusta. E se lo si fa con la dolcezza e fragranza musicale di "How I Fell Today" tanto meglio no? 

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La recensione Fried Hippocampus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-01-27 11:00:48

COMMENTI (1)

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  • marchetto 3 anni fa Rispondi

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