Quattro brani che arrivano come una mitragliata: rock che non disdegna la sperimentazione, e va giù duro quanto basta.
Naviga le acque della musica alternativa da più di dieci anni Andrea Guazzini, e dopo aver firmato tre dischi con altrettante band differenti ha deciso di mettersi in proprio utilizzando lo pseudonimo Grem. Nasce così “Vita di Campagna”, disco autoprodotto lo scorso anno e pubblicato ufficialmente in questo gennaio che continua ad essere un mese distanziato.
Sono solo quattro tracce a comporre l'ascolto, ma risultano più che sufficienti a spiazzarci e sorprendere quanto basta: il lavoro dell'artista toscano allo studio Blue Dot Productions ha una forte matrice rock, ma si presta a sperimentazioni pop che non disdegnano una neanche troppo velata voglia di sperimentare. Ogni brano ha carisma proprio, come quattro fratelli che sono sì riconoscibili per tratti somatici ma percorrono strade diverse, totalmente autonome; in tale contesto, la title-track che segna il congedo dall'EP si candida ad essere uno degli episodi musicali più pestati di questo 2021. Senza alcun tipo di riserva.
Rock dall'impostazione artistica anarchica, per un nucelo concettuale intimo e biografico: Grem ha trovato il giusto equilibrio tra gli elementi coinvolti, ed afferma inoltre di aver scritto di getto ogni canzone. Se è veramente giunto ai nostri timpani il frutto primordiale, caldeggiamo una mitragliata di ulteriori inediti senza rifletterci troppo.
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La recensione Vita di Campagna di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-01-15 17:01:14
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